Il glaucoma e le metodologie per diagnosticarlo

Il glaucoma e le metodologie per diagnosticarlo

Editato da: Serena Silvia Ponso il 18/12/2023

Il glaucoma è una degenerazione del nervo ottico prodotto principalmente, ma non solo, da un aumento della pressione intraoculare. Si tratta di una malattia che ha una progressione lenta e che danneggia le fibre nervose del nervo ottico in modo irreversibile, ecco perché una diagnosi prematura è fondamentale. Approfondiamo l’argomento con il nostro esperto in Oftalmologia

La diagnosi precoce del glaucoma

Il glaucoma cronico ad angolo aperto è il tipo più comune di glaucoma nella popolazione generale, raggiungendo un 70% di tutti i casi. Purtroppo, però, quasi nella metà dei casi non viene diagnosticato perché si tratta di una malattia che non presenta sintomi.

Per tale ragione negli ultimi anni sono state fatte più campagne di screening, durante le quali sono state misurate la pressione intraoculare e la condizione del nervo ottico.

La presenza di una pressione intraoculare di solito è correlata al danno del nervo ottico, noto come il glaucoma. Tuttavia ci sono delle eccezioni: non tutti i pazienti con elevata pressione oculare svilupperà glaucoma in futuro (ma ipertensione oculare), e non tutti i pazienti affetti da glaucoma registrano un affaticamento degli occhi in primo luogo.

Pertanto, non si può semplicemente misurare la pressione intraoculare, che deve essere accompagnata da uno studio approfondito del nervo ottico e del suo stato, sia anatomico che funzionale.

Il protocollo diagnostico di routine

Nella speranza di realizzare una diagnosi precoce, di recente sono state esplorate delle tecniche che consentono l'identificazione della malattia in una fase precedente, e fanno tutte parte del protocollo diagnostico di routine.

La perimetria del campo visivo finora è stata la tecnica principale per rilevare i difetti visivi causati dal glaucoma. Attualmente, invece, si utilizza il campimetro Humphrey, un programma che consente di rilevare difetti visivi minimi di un glaucoma incipiente in meno di 5 minuti.

Per aumentare la sensibilità del campo visivo e diagnosticare la malattia in una fase precedente sono stati introdotti nella pratica altri test come il campo visivo di lunghezza d'onda corta (SWAP, chiamato anche perimetria blu-giallo) e Perimetria doppia frequenza (FDT).

Le ultime novità

Ampiamente impiegata nello studio della retina, la Tomografia a Coerenza Ottica (OCT) rappresenta un innovativo metodo diagnostico non invasivo per individuare precocemente il glaucoma. Attraverso l'uso di un fascio di luce infrarossa è possibile misurare lo spessore dello strato di fibre nervose ottiche. Dopo una breve scansione di pochi minuti vengono generati diagrammi che definiscono lo spessore dello strato delle fibre nervose della retina. Questa tecnologia consente di rilevare affezioni glaucomatose nelle loro fasi iniziali di sviluppo.

La scansione confocale (Heidelberg Retina Tomography-HRT II) quantifica in modo preciso l'immagine del nervo ottico e rileva, mediante analisi matematica, anche i più sottili cambiamenti nella sua forma e spessore. Questo processo permette di generare una mappa topografica ad alta risoluzione della porzione intraoculare del nervo ottico, nota come papilla. Tale approccio è fondamentale per individuare variazioni nel corso del tempo e per identificare la progressione del temuto glaucoma.

Infine, attraverso l'uso di speciali filtri che catturano lo strato delle fibre nervose della retina e i suoi difetti è possibile scattare delle micrografie della testa del nervo ottico, utili per monitorare l'evoluzione della malattia e facilitare la diagnosi.

Confrontando le immagini acquisite in diverse fasi della malattia è possibile rilevare cambiamenti significativi. Le fotografie possono essere anche stereoscopiche, offrendo una rappresentazione tridimensionale che migliora la comprensione dei volumi delle lesioni.

 

Per sapere di più sul Glaucoma, consulta il nostro Dizionario Medico.

Oculistica a Milano