A cosa servono le microviti ortodontiche?
Le microviti hanno cambiato l’ortodonzia radicalmente, permettendo di realizzare movimenti dentali primi difficili o addirittura impossibili. Inoltre, permettono di ottenere risultati in breve tempo e di controllare gli sviluppi durante il trattamento. Approfondiamo questo argomento nel seguente articolo
Cosa sono le microviti?
Le microviti, chiamate anche microimpianti, sono delle viti dello spessore di circa 1,4-2 mm e lunghe tra i 6 e i 12 mm, utilizzate nel trattamento delle malocclusioni.
Perché rappresentano un passo in avanti?
Anche se alcuni pazienti possono esserne intimoriti, la comodità che offrono le microviti durante l’anno/anno e mezzo di trattamento è sicuramente maggiore rispetto a quella degli impianti tradizionali.
In passato, per ottenere movimenti dentali impegnativi e realizzare l’ortodonzia, era necessario collocare nella bocca impianti molto più grandi e ingombranti, posizionati sul palato e sulla parte inferiore della dentatura. Questi creavano problemi nel parlare, nell’inghiottire, accumulavano sporcizia ed erano molto difficili da pulire.
Le microviti, invece, non creano tutti questi disagi e problemi, avendo una dimensione molto ridotta ed essendo collocate direttamente nell’osso.
Come si applicano le microviti?
Esistono varie marche e varietà di microviti. Alcune microviti richiedono una piccola incisione nella gengiva e si collocano attraverso un piccolo foro.
Altre, invece, per essere collocate, richiedono un procedimento che dura meno di un’ora, grazie al fatto che queste viti sono autoperforanti e autofilettanti. Queste non hanno bisogno né di fori né di incisioni prima della collocazione. Il trattamento è assolutamente sicuro per il paziente.