Addominoplastica: in cosa consiste?
L'addominoplastica, una procedura chirurgica finalizzata a rimodellare l'addome, è una soluzione spesso cercata da molte persone, in particolare da coloro che hanno subito cambiamenti significativi nel loro corpo, come dopo la gravidanza. Il Prof. Erri Cippini offre una prospettiva approfondita su questo intervento, delineando le sue applicazioni, le tecniche coinvolte e gli aspetti post-operatori da considerare.
Quando è raccomandato l’intervento di addominoplastica?
L’addominoplastica ricostituisce la forma dell’addome. Ci sono condizioni in cui l’addome globoso è espressione di una deiscenza (apertura, diastasi) dei muscoli della parete addominale con un conseguente laparocele (erniazione del contenuto intestinale) che richiede l’intervento di un Chirurgo Generale ed il posizionamento di mezzi di contenzione (reti) dei visceri. La diagnosi del laparocele richiede una ecografia della parete addominale od una TC della parete addominale in ponzamento.
L’addome globoso senza laparocele è invece l’intervento estetico che viene eseguito dal Chirurgo Plastico: in esso viene sempre rinforzata la parete muscolare con opportune tecniche di sutura ma non vengono usati (perché non necessari in assenza di laparocele) mezzi di contenzione; ottenuta la ridefinizione della parete addominale, il Chirurgo Plastico adatterà poi la cute dell’addome sulla nuova forma della parete addominale con la tecnica di resezione della cute in eccesso che ne sarà risultata.
Differenze tra addominoplastica completa e parziale
L’addominoplastica estetica cosiddetta completa non è più semplice della addominoplastica per laparocele. Anzi. Esistono tecniche come quelle che uso abitualmente (per esempio la High Superior Tension Abdominoplasty che ho imparato molti anni fa da un noto chirurgo plastico di Parigi, o la lipoaddominoplastica che ho imparato da un chirurgo brasiliano) che sono tecniche molto raffinate e che richiedono un lungo tempo chirurgico in sala operatoria. Entrambe richiedono lo scollamento e spostamento dell’ombelico in una nuova posizione che sarà ovviamente sempre in corrispondenza della sua sede ma che sarà circondato da nuova cute addominale stirata dall’alto verso il basso e sopra l’ombelico (come le lenzuola di un letto) perché ne è stata asportata la parte bassa e cioè più vicina all’inguine. Nella addominoplastica completa la cute spostata e riposizionata si estende dalla arcata costale in basso fino al pube.
La addominoplastica parziale non comporta la movimentazione della cute periombelicale ma solo della cute sotto l’ombelico e più vicina al pube.
Gestione del periodo post-operatorio
La addominoplastica completa richiede almeno due notti di permanenza in ospedale. Successivamente è necessario portare una guaina contenitiva almeno per trenta-quaranta giorni ed evitare sforzi. La addominoplastica parziale richiede una notte in ospedale e la guaina per venti-trenta giorni.
La scelta tra una tecnica completa o parziale dipende dalle condizioni del o della paziente: in entrambi i casi è preferibile che il o la paziente non abbiano un addome batraciano (gonfio come quello di un batrace, rana), cioè non globoso né teso.
Impatto sulla qualità della vita
Il miglioramento è straordinario, non solo per la possibilità fisica di fare cose che prima risultavano difficili (un banale esempio: allacciarsi le scarpe), ma anche per l’indubbio miglioramento della respirazione. Non ultimo l’assoluto miglioramento dell'autostima.
Nuove tendenze o sviluppi nel campo dell'addominoplastica
Le tecniche oggi possono affrontare ogni situazione clinica ed estetica. Il consiglio per tutti è quello di rivolgersi al Chirurgo Plastico che può offrire la soluzione sia alla situazione semplice che alla situazione più complessa.