Adolescenza: come viverla al meglio
La psicologia dell'adolescenza si concentra sullo sviluppo psicologico durante una fase cruciale della vita. In questo periodo si assiste ad una accelerazione del processo di crescita non solo fisica, ma anche cognitiva, emotiva e sociale con cambiamenti che preparano all’età adulta e quindi ad un maggiore inserimento nella società. Questo periodo porta con sé sfide uniche, come la ricerca di identità, lo sviluppo di una crescente autonomia, un maggior confronto con il gruppo dei pari, la pressione sociale e l'influenza dei social media.
Conflitti interni e pressioni esterne
Gli adolescenti acquisiscono una capacità di critica che li porta naturalmente a mettere in discussione e perciò a contestare concetti, abitudini e convenzioni appresi nelle età precedenti. Ciò facilita l’insorgenza di conflitti o quanto meno di stupore in famiglia e nella società, ma rappresenta anche una “ventata di aria nuova” fonte di accrescimento per l’intero tessuto sociale. È bene perciò che ci sia una fase di “contestazione” dell’adolescente. Se però essa è eccessiva, cela con ogni probabilità difficoltà nello sviluppo emotivo che potrebbero richiedere l’aiuto di professionisti, in particolare psicologi, esterni alla famiglia.
Compito dello psicologo infatti è quello di apportare contenuti ed in definitiva un’“energia” che permetta alla famiglia ed alla società di superare “impasse” o criticità che, compromettendo un adeguato sviluppo dell’adolescente, si ripercuoterebbero inevitabilmente anche su di esse. Ciò non comporta necessariamente terapie familiari, l’adolescente è dotato di sufficiente autonomia e capacità di giudizio da poter talora risolvere le proprie difficoltà avvalendosi di interventi individuali. La Terapia della Gestalt è particolarmente idonea a risolvere velocemente conflitti di relazione.
Problemi come l'ansia, la depressione, disturbi alimentari, difficoltà scolastiche e nei rapporti sociali, possono insorgere nel periodo adolescenziale e non vanno sottovalutati perché possono essere segnali importanti di una futura incapacità del soggetto di affrontare efficacemente le sfide e gli impegni della vita adulta. È essenziale che genitori ed educatori siano in grado di riconoscere i segnali di disagio e fornire supporto adeguato.
Interventi educativi e terapeutici
La consulenza psicologica, anche in ambito scolastico, fornendo conoscenze di psicologia, in particolare sullo sviluppo in età evolutiva, può aiutare ad affrontare e superare le sfide del periodo adolescenziale. La consulenza inoltre previene ed individua segnali di disagio che necessitino di interventi terapeutici.
Attività di gruppo possono sensibilizzare su temi specifici come le tossicodipendenze o i disturbi alimentari, o favorire l’intelligenza emotiva, le capacità di coping e le abilità sociali, obiettivi che, in modo personalizzato, sono perseguiti anche da terapie individuali. Promuovere un ambiente di comunicazione aperta e comprensione è fondamentale per lo sviluppo emotivo e sociale. La psicologia dell'adolescenza non si limita solo a risolvere i problemi, ma mira anche a potenziare le capacità individuali, preparando i giovani ad affrontare le sfide future.
In ambito terapeutico è importante sapere che, poiché l’adolescente è ancora inserito a pieno titolo nel sistema familiare, è possibile che interventi individuali non abbiano successo e occorra una terapia familiare, dove lo psicologo chiede la collaborazione degli altri membri della famiglia, soprattutto dei genitori. Tale coinvolgimento familiare è molto frequente nei disturbi alimentari e nelle tossicodipendenze, ma potrebbe essere necessario anche per problemi di orientamento scolastico o, in tarda adolescenza, professionale.
Nella Terapia Breve strategico-gestaltica le tecniche non variano sostanzialmente rispetto a quelle usate in età adulta, salvo maggiori cautele dovute all’età, alla capacità di comprensione e alla possibile necessità di un coinvolgimento della famiglia o di contatti con altre figure educative.