Artrocentesi: come si esegue?
L’artrocentesi è una procedura medica utilizzata per diagnosticare alcune patologie articolari. Può essere impiegata anche per somministrare un farmaco antinfiammatorio (steroideo o corticosteroideo) attraverso un'iniezione intra-articolare. Ce ne parla la Dott.ssa Gianna Capoti, specialista in Ortopedia e Traumatologia
Per la diagnosi di quali patologie si utilizza l’artrocentesi?
L’artrocentesi è utile per diagnosticare le seguenti patologie:
Quali sono le aree che possono essere trattate con artrocentesi?
Le articolazioni che più frequentemente possono essere trattate con l’artrocentesi includono:
Come viene eseguita l’artrocentesi?
Prima di eseguire l’artrocentesi, lo specialista potrebbe ritenere utile un'ecografia per stimare la quantità di liquido presente nell’articolazione. Un ago viene introdotto nell’articolazione per drenare il liquido presente nella capsula articolare.
Dopo l’aspirazione del liquido, il medico può somministrare un farmaco per trattare specifiche condizioni. Sulla zona trattata verrà applicata una medicazione e il paziente verrà invitato ad osservare riposo per 24 h. Il campione prelevato sarà poi analizzato in laboratorio per determinare il grado di infiammazione e altri parametri, come la presenza di agenti patogeni o sangue.
Il colore del liquido prelevato dall’articolazione vira dal giallo citrino al rosso del sangue puro come nelle lesioni di legamenti o fratture oppure nel caso di trattamento con farmaci anticoagulanti.
Nel caso di trattamento con terapia anticoagulante è inoltre sconsigliabile eseguire un'artrocentesi fino a quando il paziente sarà ricoagulato.