Artrosi e lesioni della cartilagine: ecco le possibili terapie
È sempre necessario l’intervento chirurgico per curare l’artrosi e le lesioni della cartilagine? Risponde il nostro esperto in Ortopedia e Traumatologia a Bologna, il Prof. Hassan Zmerly
La cartilagine è il tessuto connettivo che protegge le articolazioni dagli attriti provocati dai movimenti e, essendo sprovvista di vasi sanguigni e nervi, se si danneggia ha limitate capacità rigenerative. Queste lesioni possono essere causate da vari fattori (traumi, usura dovuta ad artrosi, ecc.) e, a seconda della gravità, richiedono una terapia medica o chirurgica. Per lesioni dovute a gonartrosi, la terapia conservativa prevede: assunzione di integratori alimentari, farmaci, fisiochinesiterapia ed esecuzione di infiltrazioni (inizialmente si utilizzavano corticosteroidi, in seguito acido ialuronico, PRP, e oggi sono sempre più impiegate le cellule staminali mesenchimali del midollo osseo o del tessuto adiposo addominale).
Nel caso in cui la terapia conservativa fallisca, bisognerà intervenire chirurgicamente: nelle fasi iniziali si possono eseguire artroscopie o risanare la cartilagine con la chirurgia rigenerativa, mentre in casi gravi bisognerà impiantare una protesi articolare (quelle attualmente in commercio, costruite con materiali innovativi, possono durare fino a 20-25 anni). Per prevenire l’usura della cartilagine è importante modificare il proprio stile di vita curando l’alimentazione, praticando un’adeguata ginnastica e non sforzando eventuali articolazioni infiammate.