Attacco di panico? Parola all’esperto
Gli attacchi di panico sono episodi intensi di paura e disagio che possono manifestarsi improvvisamente, causando sintomi fisici e emotivi debilitanti. Con un numero significativo di persone che sperimentano almeno un attacco di panico nella vita, è fondamentale comprendere le cause sottostanti e le opzioni di trattamento disponibili. In questa intervista, il Dott. Mario Gennaro Mazza, psichiatra e psicoterapeuta, condivide informazioni preziose sui sintomi, le cause e gli approcci terapeutici per gestire gli attacchi di panico in modo efficace
Cosa intendiamo per attacchi di panico?
Gli attacchi di panico rappresentano un'esperienza intensa e improvvisa di paura o disagio acuto che può manifestarsi in individui di tutte le età. Da un punto di vista diagnostico si tratta di sintomi d’ansia acuta. Questi episodi possono verificarsi senza alcun preavviso e possono essere estremamente debilitanti per coloro che li vivono. Bisogna sottolineare che molte persone sperimentano un attacco di panico, si stima infatti che circa il 35% della popolazione mondiale presenta un singolo attacco di panico una volta nella vita. A fronte di questi, solo una piccola parte di loro, circa il 3%, svilupperà però un vero e proprio disturbo di panico caratterizzato quindi da attacchi frequenti e ripercussioni quali ansia anticipatoria, condotte di evitamento e agorafobia.
Quali sono i sintomi degli attacchi di panico?
I sintomi degli attacchi di panico sono assai eterogenei e possono variare da persona a persona. Tipicamente la sintomatologia è improvvisa e raggiungere il picco in pochi minuti per poi risolversi nel giro di una mezz’ora. I sintomi più comuni degli attacchi di panico includono sensazioni di terrore, percezione di morte improvvisa, palpitazioni cardiache accelerate, sudorazione eccessiva, tremori, difficoltà respiratorie, sensazione di soffocamento, dolore al petto, nausea, vertigini o svenimento, formicolio o intorpidimento delle mani o dei piedi e sensazione di distacco dalla realtà.
Perché vengono gli attacchi di panico?
Le cause degli attacchi di panico sono complesse e come spesso capita in psichiatria hanno un’origine multifattoriale. Vi sono quindi diversi fattori che concorrono e che causano il disturbo da attacchi. Tra questi fattori vanno menzionati predisposizione genetica, squilibri chimici nel cervello, traumi passati o situazioni di vita stressanti. Stando invece al singolo attacco di panico, ci sono delle situazioni che favoriscono l’insorgenza degli attacchi di panico come situazioni agorafobiche, caldo e umido, sostanze psicoattive e disturbi della tiroide.
Come si può intervenire per aiutare il paziente?
Per intervenire e aiutare un paziente durante un attacco di panico, è fondamentale mantenere la calma e offrire sostegno emotivo. È importante assicurarsi che il paziente si senta al sicuro e confortato, evitando di minimizzare o ignorare i loro sentimenti. È utile far sedere la persona se possibile in un luogo tranquillo e arieggiato, incoraggiare la respirazione profonda e lenta, far concentrare la persona sulla respirazione magari proponendo di contare i respiri assieme. Quando invece gli attacchi di panico persistono, diventano frequenti e si struttura un disturbo da attacchi di panico è essenziale consigliare al paziente di consultare uno psichiatra o psicoterapeuta per valutare un’impostazione farmacologica o un percorso psicoterapico.
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Cosa direbbe a qualcuno che soffre di attacchi di panico e non sa come gestire la situazione?
Gli attacchi di panico sono un'esperienza molto disturbante. Chiunque abbia avuto un attacco di panico è difficile che si dimentichi la sensazione di morte imminente che si prova. Ciò che tuttavia è bene sapere è che gli attacchi di panico si possono risolvere con la giusta terapia. Il consiglio è quello di intervenire quanto prima onde evitare che la sintomatologia prenda il sopravvento. È utile un confronto con il medico di medicina generale ed eventualmente una valutazione con uno psichiatra.