Blefaroplastica: cosa fare e cosa non fare dopo l’intervento
Cosa bisogna aspettarsi da un intervento di blefaroplastica? Ce lo spiega il nostro esperto in Chirurgia Plastica
Cosa si può correggere con la blefaroplastica?
La blefaroplastica è un intervento eseguito in caso di borse, palpebre pesanti o rugose, che a seconda del caso può limitarsi all’asportazione della cute in eccesso oppure eliminare i cuscinetti di grassi profondo sistemando anche la muscolatura dell’orbita, fino a poter modificare addirittura il “taglio” dell’occhio.
È possibile eseguire questa procedura sia sulle palpebre superiori che su quelle inferiori, anche simultaneamente.
Resteranno delle cicatrici visibili?
Le cicatrici sono minime: sulla parte superiore sarà localizzata in fondo al solco che si forma aprendo gli occhi per due terzi, mentre un terzo sarà visibile ma camuffabile con un correttore; nelle palpebre inferiori, invece, la cicatrice si troverà sotto al bordo palpebrale, sporgendo lateralmente per circa 1 cm.
Cosa prevede l’intervento?
In genere viene eseguito in anestesia locale, ma a volte può essere necessario ricorrere alla sedazione o all’anestesia generale.
Un giorno dopo l’intervento, gli occhi verranno medicati e si applicheranno delle compresse fredde che dovranno essere cambiate con frequenza e mantenute per altri due giorni. I punti di sutura potranno essere rimossi a partire dal 6 giorno dopo l’operazione.
Blefaroplastica: cosa fare e cosa non fare dopo l’operazione
- Non forzare la vista né indossare lenti a contatto per almeno 10 giorni;
- Pulire gli occhi con una soluzione borica al 3%;
- Proteggere costantemente la regione orbitaria con degli occhiali, preferibilmente ampi e affumicati.
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