Breve guida utile per chi deve sottoporsi alla risonanza magnetica cardiaca
La risonanza magnetica cardiaca è una tecnica di imaging che permette di ottenere immagini dettagliate del cuore utilizzando onde radio e campi magnetici. Questo esame diagnostico è molto utile per valutare numerose patologie cardiache come le anomalie congenite, le malattie delle valvole cardiache, l'ispessimento del muscolo cardiaco e le malattie delle arterie coronarie. Approfondiamo l’argomento con la Dott.ssa Teresa Arcadi, Radiologa Diagnostica a Monastier di Treviso
Come si esegue una risonanza magnetica cardiaca?
Il paziente viene posizionato all'interno di un apparecchio chiamato “magnete”, che crea un forte campo magnetico attorno al corpo. Successivamente vengono inviate onde radio che interagiscono con i nuclei degli atomi nel corpo e generano segnali. Questi segnali vengono catturati da una bobina di ricezione e poi utilizzati per creare immagini tridimensionali del cuore.
Il paziente viene poi fatto sdraiare su un lettino, dove gli vengono applicate le bobine di superficie necessarie per l’analisi e degli elettrodi in grado di monitorare il battito cardiaco.
Un magnete permette l’acquisizione delle immagini dopo che al paziente è stato somministrato un mezzo di contrasto, ma producendo un forte rumore al paziente verranno fornite delle cuffie per tollerarlo durante tutto il test.
Per fare in modo che la risonanza magnetica risulti efficace, il paziente deve trattenere il fiato per almeno 10-20 secondi, dato che le acquisizioni vengono effettuate in apnea e con monitoraggio del battito cardiaco. La durata dell’esame ha una media di 30 minuti.
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Come ci si prepara a una risonanza magnetica cardiaca?
La risonanza magnetica cardiaca non richiede una preparazione particolare, ad eccezione dei pazienti con insufficienza renale cronica, che devono adottare una preparazione farmacologica specifica nei giorni precedenti all’esame.
In qualsiasi caso, il paziente deve avvisare il medico di eventuali intolleranze o allergie. Inoltre, è sempre consigliato evitare l’assunzione di tè, cioccolata, caffè o bevande energetiche, e di qualsiasi cibo nelle tre ore precedenti all’esame (sei per chi deve effettuare una risonanza cardiaca con contrasto).
La risonanza magnetica cardiaca può avere dei rischi o controindicazioni?
La risonanza magnetica cardiaca è da considerarsi innocua perché utilizza campi magnetici e non raggi X.
Non ci sono particolari controindicazioni, ma dato che l’esame genera dei campi magnetici, la risonanza magnetica cardiaca non è indicata per i pazienti che presentano:
- Impianti metallici di qualsiasi tipo;
- Insufficienza cardiaca o renale grave;
- Defibrillatori e pacemaker;
- Allergia al mezzo di contrasto o a particolari farmaci
Per prudenza è sconsigliata anche alle donne in gravidanza o allattamento, nonostante non vi sia una controindicazione assoluta in questi casi.
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