Bypass aorto coronarico: conosciamolo da vicino
Le coronarie sono le arterie che nutrono il cuore. Il cuore è un muscolo che svolge la funzione di pompa per garantire che tutto il sangue arrivi in tutti gli organi. Quando si verifica un’ischemia cardiaca o un infarto una parte del cuore si muove male oppure può addirittura morire. Questo accade perché si formano delle placche ateromasiche (ricche di colesterolo, calcio, trigliceridi e altre molecole dannose) nelle coronarie che ostruiscono il passaggio del sangue. Il bypass aorto coronarico serve proprio a riportare il sangue dove non arriva in seguito alle ostruzioni. Ma in che modo viene realizzato il bypass e quali sono i vantaggi e svantaggi di questa tecnica nel caso di arterie coronarie ostruite? Risponde il Dott. Albino Vallabini, esperto in Cardiochirurgia
Partendo dal fatto che il Bypass aorto coronarico è una procedura chirurgica che richiede l'utilizzo di un ponte per bypassare le arterie coronarie ostruite, quali sono i materiali utilizzati per realizzare il ponte?
In genere, quasi in tutto il mondo si utilizza la vena safena dalla gamba e l’arteria mammaria che si trova dentro il torace. Io utilizzo abitualmente le due arterie mammarie sx e dx e l’arteria radiale del braccio, con notevole miglioramento dei risultati in termine di pervietà a lungo termine dei bypass stessi.
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Quali sono le condizioni che portano alla decisione di impiegare un bypass aorto coronarico?
Spesso dopo una visita specialistica accurata si indirizza il paziente a esami di secondo livello con diagnosi precisa di placche a livello dell’albero coronarico.
Quali sono i vantaggi di questa tecnica rispetto ad altre opzioni di trattamento?
I principali vantaggi del bypass aorto-coronarico sono soprattutto la completezza della rivascolarizzazione (si trattano tutte le coronarie con placche) e migliori risultati a lungo termine.
Come avviene la preparazione pre-operatoria per un paziente che deve sottoporsi a un Bypass aorto coronarico?
Si valutano i condotti da prendere, ovvero arteria radiale, vena safena e arterie mammarie.
Quali esami e test vengono eseguiti per valutare la necessità dell'intervento e la condizione del paziente?
Gli esami e test che vengono eseguiti sono i seguenti:
- coronarografia;
- ecocardiogramma color doppler;
- TAC cardiaca, RX torace;
- esami del sangue;
- ecocolordoppler delle arterie carotidi.
Quali sono i possibili rischi e complicazioni associati al Bypass aorto coronarico?
I principali rischi sono associati a eventuali infezioni della ferita, soprattutto nei pazienti diabetici, oltre a gambe gonfie.
Come vengono gestiti tali rischi e quali sono le misure preventive adottate per ridurli al minimo?
Dopo l’intervento si indossa un corsetto toracico a permanenza per un mese e calze compressive per ridurre gli edemi declivi.
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