Calvizie: un problema sia maschile che femminile
La calvizie non è un mero problema estetico: influenza considerevolmente la psiche e l'autostima della persona che ne soffre. Quali sono i motivi per cui si perdono i capelli? Ne parla l'esperto in Chirurgia Plastica ed Estetica
Che cos'è la calvizie?
La calvizie, o alopecia androgenetica, è un processo naturale che inizia con la caduta dei capelli tra i 20 e i 25 anni, sia negli uomini che nelle donne. Intorno a quest’età, è possibile che venga a mancare l'equilibro tra la crescita e la caduta dei capelli: in sostanza, si perdono più capelli di quanti ne ricrescano. Il cuoio capelluto, quindi, inizia lentamente a diradarsi, soprattutto a livello delle tempie, della parte superiore e/o del vertice. Generalmente non vengono colpite dalla calvizie la zona posteriore e quella laterale della testa.
La perdita di capelli può progredire più o meno rapidamente con l’avanzare del tempo. Si parla di “calvizie intermedia” quando il cuoio capelluto è molto diradato, e di “calvizie completa” quando le parti interessante rimangono con pochissimi o senza capelli.
Quali sono le cause della calvizie?
Le cause della calvizie sono molte e di diversa natura:
- Ereditarietà genetica: nel codice genetico di ogni persona è determinata, già prima della nascita, la presenza o assenza della calvizie. Tuttavia, non per forza i figli di genitori calvi ereditano questa caratteristica;
- Eccesso di androgeni o ormoni naturali maschili: l’enzima 5 alfa reduttasi provoca un’accelerazione del ciclo del capello, che porta ad una perdita prematura;
- L'età: i capelli sono soggetti al naturale processo di invecchiamento che interessa l’organismo;
- Stato fisico e psicologico del paziente: stress, stanchezza e depressione influiscono sulla caduta dei capelli,
- Alimentazione inadeguata,
- Postparto;
- Particolari alterazioni della pelle, come seborrea, irsutismo e acne.
Esiste, poi, l'alopecia cicatriziale, causata da traumatismi fisici, chimici e termici (ad esempio infortuni, ustioni e radioterapia), da malattie infettive del cuoio capelluto, da alcune dermatiti cutanee e dagli effetti secondari della chirurgia.
Calvizie: un problema sia maschile che femminile
L'alopecia androgenetica interessa circa il 20% degli uomini a partire dai 20 anni, con un’incidenza che aumenta del 10% ogni dieci anni: ciò significa che il 50% degli uomini over 50 soffrono di calvizie.
Sempre più spesso, però, la calvizie colpisce anche le donne: le statistiche indicano un’incidenza del 35% nel sesso femminile, probabilmente legata all'inserimento nel mondo del lavoro e, di conseguenze, allo stress che ne deriva.
Come si può prevenire la caduta dei capelli?
La prevenzione della calvizie inizia dallo stile di vita. Bisogna seguire un’alimentazione che garantisca un apporto quotidiano di proteine, carboidrati, acidi grassi omega 3 e omega 6, Vitamine B6, E e H, minerali come ferro e zinco. L’assunzione di questi nutrienti, e il loro assorbimento a livello del cuoio capelluto, stimola la crescita di nuovi capelli. È consigliato bere molta acqua e ridurre il consumo di tabacco e alcolici.
È importante mantenere delle buone abitudini di igiene quotidiana, utilizzando prodotti cosmetici specifici, soprattutto in primavera e autunno quando la caduta dei capelli si intensifica.
Per ultimo, bisogna cercare di ridurre lo stress e vivere in maniera più tranquilla.