Cardio TAC: cosa è importante sapere?
La cardio TAC è un esame diagnostico di Radiologia che analizza le arterie coronarie con lo scopo di individuare un’eventuale patologia o malformazione del cuore, ma cosa c’è da sapere prima di sottoporsi a una cardio TAC? Facciamo il punto con la Dott.ssa Teresa Arcadi, esperta in Radiodiagnostica
Chi deve effettuare una cardio TAC?
Poiché questo esame permette di valutare lo stato di salute dell’apparato cardiovascolare, la cardio TAC può essere utile per quei pazienti che:
- hanno subito rivascolarizzazioni con stent e bypass;
- accusano dolore toracico;
non hanno sintomi ma sono interessati da fattori di rischio cardiovascolare (ipertensione, ipercolesterolemia, diabete, familiarità per malattie cardiovascolari, stress, fumo, ecc.)
Inoltre, la cardio TAC è utile per escludere la presenza di coronaropatie in:
- pazienti che si devono sottoporre a interventi vascolari (aneurismi aortici) e cardiochirurgici;
- pazienti che hanno in programma la TAVI, intervento di sostituzione valvolare aortica mini-invasiva per via percutanea;
- pazienti con la presenza di uno o dei due ventricoli del cuore ingrossati (cardiomiopatia dilatativa).
Come deve prepararsi il paziente prima di svolgere la cardio TAC?
Prima di sottoporsi a questo esame, il paziente non può bere bevande eccitanti e caffè per le 24 ore prima all’esame; deve rimanere a digiuno nelle 6-8 ore prima dell’esame, e rimuovere i gioielli o qualsiasi oggetto in metallo durante la procedura.
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Come si svolge una cardio TAC?
Al paziente che viene fatto sdraiare sul lettino vengono applicati degli elettroni che permettono di monitorarne il battito cardiaco.
Successivamente, al paziente viene somministrato il mezzo di contrasto tramite iniezione in una vena del braccio, grazie a cui vengono acquisite le immagini che permettono di indagare il funzionamento e la struttura delle arterie coronarie, oltre a eventuali placche aterosclerotiche.
Cosa aspettarsi dopo una cardio TAC?
La Cardio TAC non provoca dolore e non è invasiva, ma l’utilizzo di radiazioni la rende comunque controindicata in caso di allattamento e gravidanza.
Il mezzo di contrasto, invece, può provocare reazioni allergiche rare che possono manifestarsi con sintomi quali nausea, orticaria, calore, dolore protratto dove è stata fatta l’infezione e strano pizzicore, e non è consigliato per chi soffre di insufficienza renale.
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