Cardiologia Riabilitativa: riabilitare il proprio cuore
Dopo un evento cardiovascolare, è necessario seguire un programma di riabilitazione cardiologica. Il perché lo spiega il Dott. Bruno Passaretti, esperto in Cardiologia a Bergamo
Cardiologia riabilitativa: la prevenzione secondaria delle malattie cardiovascolari
La Riabilitazione Cardiologica ha due scopi principali: il primo è quello di riabilitare il paziente, consentendogli di recuperare la propria autonomia e vivere la normale vita di tutti i giorni con una terapia farmacologica adeguata che gli permetta di avere delle buone condizioni di salute; il secondo è quello di prevenire le malattie cardiovascolari agendo sui fattori di rischio, sullo stile di vita, sull’attività fisica e sull’alimentazione.
Per questo motivo, una buona Riabilitazione Cardiologica deve prevedere l’intervento sì del Cardiologo, ma anche del Fisiatra, dello Psicologo e del Dietista.
Malattie cardiovascolari: i fattori di rischio
La Riabilitazione Cardiologica prevede l’istruzione del paziente su quelli che sono i fattori di rischio cardiovascolare modificabili:
- fumo;
- sedentarietà;
- alimentazione ricca di zuccheri e di grassi animali;
- sovrappeso.
Riabilitazione Cardiologica: per chi è indicata?
La Cardiologia Riabilitativa accoglie sia pazienti cardiopatici che vascolari. Possono accedervi persone che hanno avuto un infarto, che si sono sottoposte a un intervento chirurgico, che soffrono di scompenso cardiaco o di arteriopatia.
Viene fortemente consigliata a coloro che hanno una situazione clinica più compromessa, come pazienti che presentano più fattori di rischio e pazienti più giovani, nei quali è fondamentale la prevenzione secondaria.
Riabilitazione Cardiologica: in cosa consiste?
Il percorso riabilitativo cardiologico prevede un ciclo di 15-20 sedute, di circa 2 ore al giorno, in cui il paziente fa attività fisica (cyclette e tapis roulant) assistito da un Fisioterapista. Il paziente viene visitato quotidianamente da un Cardiologo, che eseguirà esami del sangue ed esami strumentali come l’ecocardiogramma, l’Holter cardiaco e l’elettrocardiogramma da sforzo.
La riabilitazione prevede anche l’intervento di diverse figure professionali, tra cui lo Psicologo, il Dietologo e talora il Diabetologo e lo Pneumologo, che aiuteranno ad avere un quadro complessivo della salute della persona e a indicare quegli interventi atti a prevenire ricadute di malattia.