Cervicobrachialgia e discopatia cervicale
In questo articolo il Dott. Vito Lavanga, specialista in Ortopedia e Traumatologia, ci parla della Cervicobrachialgia e della discopatia cervicale
Cos’è la cervicobrachialgia?
La cervico-brachialgia è un sintomo comune di formicolio, intorpidimento, debolezza degli arti superiori che può esistere anche sottoforma di dolore in corrispondenza delle spalle e va in diagnosi differenziale con i problemi diretti di spalla dolorosa.
È un dolore che si estende dal collo e si irradia lungo il braccio fino a raggiungere le dita della mano. È spesso associato anche a dolore posteriore del rachide cervicale con una sensazione di oppressione alla testa nella zona della nuca, contrattura del muscolo sterno-cleido-mastoideo e parziale irradiazione al volto nella parte anteriore. Questa sintomatologia spesso è dovuta al restringimento dello spazio tra un disco e l’altro a livello cervicale oltre al restringimento del forame intervertebrale associato.
In cosa consiste la discopatia cervicale?
La discopatia è il processo progressivo di invecchiamento del disco, l’ammortizzatore presente tra un corpo vertebrale e l’altro. Quando l’altezza del disco diventa troppo ridotta possono comparire i sintomi precedentemente descritti oltre a rigidità e difficoltà alla flessione del capo e del tratto cervicale.
Come sono correlate le due patologie?
Queste due situazioni sono altamente correlate perché qualora ci sia un processo di invecchiamento di queste strutture, si configura una riduzione della fisiologica curva del tratto cervicale provocando la cervico-brachialgia.
Fondamentale è la preservazione del tono muscolare oltre alle capacità dello scheletro di flessione affinché le strutture nervose abbiano lo spazio sufficiente per passare. Qualora peggiori questa situazione nel corso della vita, i fenomeni degenerativi possono come in occasione della stenosi lombare, creare una stenosi cervicale, di gran lunga più grave perché la compromissione del midollo spinale in tale situazione può provocare parestesie oltre a blocco degli arti inferiori. Qualora ci sia questa situazione è fondamentale un intervento di decompressione.
Come è possibile trattarle?
Molto spesso non è necessario fare alcunché, basta del riposo, una situazione psicosociale buona e senza alcun tipo di terapia farmacologica sarà possibile ripristino. Qualora invece questa situazione dovesse persistere si può ricorrere a terapie farmacologiche come mix tra farmaci antinfiammatori e mio rilassanti. Superata la fase acuta è fondamentale cercare di abbassare il rischio con l’esercizio fisico e la ginnastica posturale dedicata. Di solito i miei pazienti vengono indirizzati verso la camminata nordica e le ginnastiche francesi posturali di tutta la colonna.
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