Che cosa sono i condilomi anali?
Hai mai sentito parlare di condilomi anali? Il nostro esperto in Chirurgia Generale e Colonproctologia a Milano, il Dott. Angelo Stuto, ci spiega come riconoscerli e trattarli
Che cosa sono i condilomi anali?
Si tratta di lesioni cutanee determinate dall’infezione da HPV (Papilloma Virus Umano).
L’infezione da HPV è la malattia sessualmente trasmessa più diffusa al mondo, responsabile principalmente dello sviluppo di verruche, condilomi e papillomi a carico della cute e delle regioni mucose, principalmente in sede genitale. Alcuni tipi di virus, però, una volta colonizzate zone più interne quali la cervice uterina ed il canale anale, se non adeguatamente trattati possono causare delle modificazioni cellulari a carico dei tessuti, fino allo sviluppo di un tumore noto come carcinoma squamoso. Fortunatamente, la trasformazione delle regioni colpite dal virus, o dei condilomi-papillomi in vero e proprio carcinoma è un processo lento e non costante, che per completarsi richiede diversi anni.
Come riconoscere la presenza di un condiloma anale?
I condilomi anali si manifestano come delle piccole escrescenze in sede perianale o del canale anale. Tali lesioni si possono ritrovare anche a livello del glande ovvero della vagina nel sesso femminile. A livello anale tali lesioni possono essere isolate ed in numero esiguo ma se non trattate possono “moltiplicarsi” sino a ricoprire completamente la regione anale. Durante la visita lo specialista Proctologo eseguirà anche una anoscopia per valutare la presenza di lesioni all’interno del canale anale.
Cosa prevede il trattamento?
La terapia dei condilomi perianali prevede il loro trattamento con la diatermocoagulazione. Nei pazienti che soffrono di condilomatosi è suggerito il ricorso alla vaccinazione per migliorare la risposta immunitaria e ridurre la possibilità di recidive.
Cosa succede dopo l’intervento?
Come strumento diagnostico e soprattutto di controllo dopo l’intervento di asportazione delle lesioni condilomatose, abbiamo a disposizione l’Anoscopia ad Alta Risoluzione (in inglese HRA). Tale procedura è un esame non invasivo, che non causa dolore o particolare discomfort e non richiede preparazione, sedazione o anestesia locale o generale. Il paziente viene fatto accomodare su di un normale lettino ambulatoriale sul fianco sinistro (posizione di Sims) ed in tale posizione, generalmente la più confortevole per la visita proctologica, viene svolto sia l'esame che l'eventuale trattamento ambulatoriale della infezione da HPV. All'inizio dello studio, il canale anale viene trattato con una sostanza, l'acido acetico, che permette una ancora più precisa visualizzazione delle aree interessate dal virus; la applicazione acido acetico non determina alcuna sensazione fastidiosa o dolorosa.