Chirurgia Bariatrica: in che cosa consiste?
Si tratta di una serie di procedure chirurgiche con le quali è possibile è possibile intervenire in caso di obesità grave. Approfondiamo con il Prof. Federico Marchesi, specialista in Chirurgia Generale, in che cosa consistono tali procedure, quante tipologie di interventi esistono, come funzionano e quando utilizzarli
Cosa si intende per Chirurgia Bariatrica?
Per Chirurgia Bariatrica si intende un insieme di procedure che consentono la perdita di peso, grazie alla riduzione di assunzione o assorbimento degli alimenti.
Gli interventi di chirurgia bariatrica si possono classificare in:
- Restrittivi: hanno lo scopo di ridurre il volume gastrico, il “serbatoio” del cibo;
- Malassorbitivi: prevedono la riduzione della superficie assorbente dell’intestino tenue, accorciando questo tratto;
- Misti: associano le caratteristiche degli interventi restrittivi e di quelli malassorbitivi.
Chi può sottoporsi a tale intervento?
I pazienti che possono ricorrere a tale intervento sono quelli affetti da:
- Obesità di terzo grado, ossia con indice di massa corporea maggiore di 40;
- Obesità di secondo grado (35-40) associata a diabete, ipertensione arteriosa, dislipidemia, apnee notturne severe o patologie ortopediche.
Tuttavia, prima di sottoporsi ad un intervento di Chirurgia Bariatrica è fondamentale ottenere una valutazione non solo da parte di un Chirurgo e da un Nutrizionista, ma anche da uno Psichiatra/Psicologo dedicato, che attesti l’assenza di disturbi psichiatrici e verifichi una buona collaborazione del paziente.
Quali sono le tecniche utilizzate?
Esistono varie tipologie di interventi, ma quelli più frequenti includono:
- Sleeve Gastrectomy: consiste nella resezione di una parte dello stomaco e nella creazione di un “tubulo” gastrico stretto per ottenere un minor accesso di cibo e rimodulare la secrezione degli ormoni responsabili dell’appetito;
- By-Pass Gastrico: si crea una piccola tasca gastrica che si unisce all’intestino tenue mediante due suture per ridurre l’introito di cibo e in parte l’assorbimento;
- Mini By-Pass Gastrico: è una procedura simile al By-Pass Gastrico ma è presente una sola sutura che unisce la tasca gastrica all’intestino tenue, con un’azione prevalentemente malassorbitiva;
- Bendaggio Gastrico Regolabile: si utilizza una protesi di silicone circolare regolabile che si inserisce nella parte superiore dello stomaco affinché si riduca l’introito di cibo.
Non esiste un intervento migliore dell’altro in senso assoluto, ma la scelta di una tecnica o dell’altra dipende dal tipo di obesità, dalle abitudini di vita, dal tipo di alimentazione, dalle condizioni psicologiche di ogni paziente.
Dopo un intervento di Chirurgia Bariatrica l’alimentazione cambia?
Varia in relazione al tipo di procedura. Diminuirà in quantità per gli interventi restrittivi; invece per quelli malassorbitivi si dovrà porre molta attenzione alle integrazioni dei nutrienti che si perdono con il malassorbimento.
Ci sono dei rischi?
Come in tutti gli interventi chirurgici si possono presentare alcune contrindicazioni come:
- Emorragia
- Fistole
E a lungo termine:
- Carenza di vitamine
- Anemia
Cosa bisogna fare dopo l’intervento?
Una volta eseguito l’intervento, è importante che i pazienti si sottopongono a controlli periodici per tenere sotto controllo vari parametri come:
- L’andamento della perdita di peso
- L’insorgenza di eventuali stati carenziali
In questo modo, è possibile ottimizzare i risultati e prevenire fallimenti o complicanze.