Chirurgia dell’aorta: per quali patologie è indicata?
La chirurgia dell’aorta comprende diversi interventi chirurgici che riguardano l’aorta (arteria fondamentale del corpo umano perché distribuisce il sangue ai vari organi), e che possono essere delicati proprio per la finezza di questa arteria. Ne parliamo con il nostro specialista in Cardiochirurgia, il Dott. Albino Vallabini
Quali sono le principali patologie dell'aorta che richiedono interventi chirurgici?
Le principali patologie aortiche che richiedono interventi sono gli aneurismi, le dissezioni aortiche, le ulcere aortiche, gli ematomi dell’aorta, la coartazione aortica.
Quali sono i sintomi associati a tali condizioni?
Spesso sono malattie cardiache e cardiovascolari senza dolore, pertanto solo i controlli periodici dopo i 40 anni possono diagnosticarle; in alcuni casi si manifestano con forte dolore acuto toracico.
In che modo la chirurgia dell'aorta è evoluta negli ultimi anni? Quali sono le tecniche chirurgiche innovative che vengono utilizzate per trattare queste patologie?
Questa chirurgia si è evoluta molto sia grazie ai moderni macchinari di circolazione extracorporea (macchina cuore-polmone), sempre più vicini alle funzioni fisiologiche del paziente, sia grazie all’evoluta gestione anestesiologica legata soprattutto alla coagulazione del paziente, ma soprattutto grazie allo sviluppo di moderne protesi transcatetere e ibride cruciali per il trattamento di queste patologie.
La chirurgia dell'aorta può comportare rischi significativi. Come valuta e minimizza i rischi per i pazienti prima di un intervento?
I rischi nella chirurgia aortica sono molto alti per il paziente: si riducono solo se il team composto da cardiochirurgo, cardioanestesista e tecnico della macchina cuore-polmone è dedicato al trattamento di questa patologia, e soprattutto se la struttura è dotata della moderna sala operatoria ibrida.
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Quali sono le principali sfide che si presentano nella chirurgia dell'aorta e come vengono affrontate?
Stiamo lavorando duramente e studiando nuove tecnologie per ridurre sempre di più i tempi chirurgici legati a queste gravissime patologie, affidandoci alle più moderne protesi e ai più moderni dispositivi ibridi.
Quali sono i vantaggi della chirurgia endovascolare rispetto alla chirurgia tradizionale dell'aorta e in quali casi viene preferita una tecnica rispetto all'altra?
La chirurgia endovascolare chiaramente comporta un minor rischio per il paziente, ma è applicabile solo per casi selezionati, soprattutto pazienti ad alto rischio e con molte comorbidità, che non riuscirebbero a superare un intervento chirurgico tradizionale. Quest’ultimo invece permette una sostituzione dell’aorta e dell’arco aortico più radicale, però con un aumento dei rischi per il paziente in termine di danno biologico.
Quali sono i risultati a lungo termine delle procedure chirurgiche dell'aorta?
Molto dipende dalle condizioni di arrivo del paziente in sala operatoria: la tempestiva diagnosi è cruciale perché, soprattutto nei casi acuti, a ogni ora che passa raddoppia il rischio per il paziente. Considerata la gravità della patologia i risultati sono soddisfacenti e in linea con le casistiche di letteratura.
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