Chirurgia della prostata: il laser gentile
Grazie al perfezionamento della chirurgia laser è oggi possibile eseguire un intervento nel rispetto della sessualità del paziente. Il Prof. Rosario Leonardi, esperto in Urologia ad Acireale, ci parla del "laser gentile"
Qual è l'obiettivo della chirurgia laser?
La prostata è una ghiandola dell’apparato uro-genitale maschile che si trova al di sotto della vescica e circonda l’uretra. Un processo
infiammatorio può dare disturbi urinari, dell’erezione e precocità dell’eiaculazione. L’ipertrofia prostatica, tipica della terza età, ma sempre più anche nei cinquantenni, è la causa maggiore di disturbi ostruttivi minzionali. Nella prostata si può sviluppare anche un tumore, oggi il più frequente nel maschio. I farmaci, spesso impiegati per l’ipertrofia, possono incidere negativamente sulla sfera sessuale. Non parliamo poi dell’intervento chirurgico. Molti pazienti, temendo possibili effetti collaterali (incontinenza, impotenza e perdita dell’eiaculazione), lo rimandano fino a quando non riescono più ad urinare. La chirurgia laser, mini-invasiva, tende a ridurre l’incidenza di alcuni effetti collaterali. Certi laser, però, espongono a bruciore intenso e dolore nel post-operatorio ed iniziale incontinenza, poco fanno sulla preservazione dell’eiaculazione. Dal 2007 utilizziamo un “laser gentile”, che sfrutta l’azione dei semiconduttori, e che non provoca fastidi irritativi post operatori. Negli anni, inoltre, abbiamo messo a punto una tecnica (LEST) che preserva sempre l’erezione e, nella maggior parte dei casi, l’eiaculazione.