Chirurgia della tiroide: quando e come si opera?
Abbiamo già parlato delle malattie della tiroide, ma in quali situazioni è necessario ricorrere alla chirurgia della tiroide? Risponde il Dott. Simone Beretta, specialista in Chirurgia Generale
Quando si opta per la chirurgia della tiroide?
La tiroide, ghiandola che si trova alla base del collo e a cui spetta il compito di controllare le attività metaboliche del corpo, viene rimossa per intero o parzialmente quando parliamo di:
- gozzo, che comporta disturbi compressivi a livello delle vie aeree o a livello di deglutizione quando crea inestetismi;
- morbo di Basedow o nodulo autonomo (Plummer), che non risponde alla terapia medica;
- tumore tiroideo.
TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE: Tumore della tiroide: ne parla un esperto
Quali sono le operazioni chirurgiche disponibili quando si parla di chirurgia della tiroide?
Per rimuovere la tiroide si può procedere con la chirurgia della tiroide mediante una tecnica tradizionale tramite cervictomia (la vecchia incisione a collare sec.Kocher non si utilizza più), mini cervicotomia o tecnica mini invasiva videoassistita (MIVAT). In altri casi è possibile ricorrere ad altre operazioni chirurgiche:
- Tiroidectomia parziale (emitiroidectomia): asportazione di una porzione della ghiandola tiroidea, che di solito corrisponde a un lobo;
- Tiroidectomia totale: asportazione di tutta la ghiandola tiroidea, che di conseguenza comporta la necessità di assumere la terapia ormonale sostitutiva per tutta la vita;
- Asportazione dei linfonodi cervicali del collo: in caso di metastasi linfonodali da carcinoma tiroideo.
A cosa fare attenzione durante la chirurgia della tiroide?
Durante l’intervento di chirurgia della tiroide è fondamentale prestare attenzione non solo a garantire un ottimo risultato estetico, ma anche a rispettare e preservare le paratiroidi (piccole ghiandole che regolano il metabolismo del calcio) e il nervo laringeo ricorrente, che è responsabile della motilità delle corde vocali.
Per fare questo è mandatorio utilizzare il monitoraggio nervoso intraoperatorio (IONM), dispositivo che consente di testare durante tutto l’intervento la funzionalità del nervo laringeo superiore ricorrente e del nervo vago.
Raccomandazioni post chirurgia della tiroide
Dopo l’intervento (che dura circa 1 ora e mezza) di chirurgia della tiroide si può mangiare e bere senza particolari controindicazioni.
La degenza dura una o due notti a seconda che si esegua l’asportazione parziale o di tutta la tiroide, e alla dimissione viene spiegato come prendersi cura della cicatrice, le terapie da assumere e vengono programmati i controlli postoperatori.
Il recupero è soggettivo, ma nel giro di 10 giorni si torna alle normali attività.
TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE: Chirurgia della tiroide: quando è necessaria?