Chirurgia geriatrica: un approccio mirato per il paziente anziano
L’invecchiamento della popolazione rappresenta una delle sfide più significative per il sistema sanitario italiano. Entro il 2050, oltre il 30% della popolazione avrà più di 65 anni, con un aumento esponenziale delle richieste di interventi chirurgici per patologie acute e croniche. Gli interventi chirurgici tra gli over-65 hanno, secondo gli ultimi dati, toccato quota 900.000 l'anno in Italia (su un totale di 2 milioni di interventi), di cui almeno 20.000 di cardiochirurgia. Numeri destinati a crescere ancora, visto che si prevede un ulteriore aumento della popolazione anziana nei prossimi decenni. In questo contesto, la chirurgia geriatrica si pone come una disciplina fondamentale, richiedendo un approccio altamente specializzato per affrontare le complessità mediche e chirurgiche di questa fascia di età, con il risultato di abbattere tassi di complicanze e mortalità ancora piuttosto elevati
Il paziente anziano non è semplicemente un adulto più avanti negli anni. Si tratta di una categoria eterogenea, in cui l'età biologica può differire notevolmente da quella anagrafica. La fragilità, la presenza di comorbidità multiple e il declino delle riserve funzionali sono fattori che richiedono un’attenzione particolare, dalla valutazione preoperatoria alla gestione postoperatoria. Il governo ha messo in atto numerose strategie: il piano delle Cronicità, le case di Comunità, linee guida dedicate in diverse specialità.
Gli interventi più frequenti in chirurgia geriatrica
La chirurgia geriatrica copre un ampio spettro di interventi, molti dei quali sono resi necessari da patologie tipiche dell’età avanzata. Tra gli interventi più comuni troviamo:
- Chirurgia addominale: patologie come le ernie inguinali, le colecistiti acute e i tumori del colon-retto sono frequentemente trattate nei pazienti anziani. Grazie alle tecniche mini-invasive, è possibile ridurre il trauma chirurgico e favorire una ripresa più rapida.
- Chirurgia oncologica: il trattamento chirurgico dei tumori è una delle principali indicazioni nella popolazione anziana. Tumori della mammella, del polmone e del tratto gastrointestinale richiedono interventi personalizzati, considerando sia le condizioni generali del paziente che le opzioni terapeutiche alternative.
- Chirurgia ortopedica: le fratture, in particolare quelle dell’anca, rappresentano un problema cruciale. L’intervento chirurgico tempestivo è fondamentale per ridurre la mortalità e garantire una migliore qualità di vita. Protesi e tecniche avanzate permettono di affrontare queste problematiche con ottimi risultati.
- Chirurgia cardio-vascolare: aneurismi dell’aorta addominale e arteriopatie periferiche sono condizioni comuni che richiedono interventi mirati. L’utilizzo di tecniche endovascolari, quando possibile, riduce significativamente i rischi operatori nei pazienti anziani.
- Chirurgia urologica: interventi per patologie come l’ipertrofia prostatica benigna e i tumori urologici (es. carcinoma della prostata o della vescica) sono frequentemente eseguiti, con particolare attenzione alla preservazione della qualità di vita.
L'importanza di un approccio personalizzato
Ogni paziente anziano è unico, non solo per l'età anagrafica, ma soprattutto per lo stato funzionale, la presenza di comorbidità e l'eventuale fragilità. La valutazione preoperatoria, in questi casi, deve essere particolarmente accurata. Oltre agli esami di routine, può essere utile un'analisi multidisciplinare che coinvolga geriatri, anestesisti e fisioterapisti, al fine di stabilire i rischi operatori e il percorso postoperatorio più appropriato.
La gestione delle comorbidità
Le patologie croniche, come il diabete, l'ipertensione, le cardiopatie e le malattie respiratorie, sono molto comuni nei pazienti anziani. Queste condizioni possono influenzare sia la scelta del trattamento chirurgico che la sua riuscita. Una gestione attenta delle comorbidità prima, durante e dopo l'intervento è cruciale per ridurre il rischio di complicanze e migliorare i risultati. L’introduzione dei protocolli di fast-Track (ERAS), il concetto di pre-abilitazione sono patrimonio culturale conosciuto. In particolare la pre-abilitazione, un periodo in fase pre-operatoria nella quale il paziente fragile, a valle di una valutazione multidimensionale, viene messo in condizioni di recuperare, almeno in parte, alcuni parametri clinici, funzionali e di laboratorio; tutto ciò consente di selezionare e meglio gestire il paziente geriatrico candidato all’atto chirurgico.
Tecnologie innovative e tecniche mini-invasive
Negli ultimi anni, le tecniche chirurgiche sono state rivoluzionate da approcci mini-invasivi, come la laparoscopia e la robotica. Questi metodi, sebbene richiedano una valutazione accurata per i pazienti anziani, offrono numerosi vantaggi, tra cui un recupero più rapido, minore dolore post-operatorio e una riduzione del rischio di complicanze. Il paziente geriatrico non deve essere scartato a priori a questi approcci innovativi. Tuttavia, non tutti i pazienti sono candidati idonei per queste tecniche, e la decisione deve essere personalizzata.
La riabilitazione postoperatoria: un elemento chiave
Il periodo post-operatorio è spesso critico per il paziente anziano. Il ricovero in ambienti strutturalmente e culturalmente adeguati a gestire il paziente fragile, una precoce ri-alimentazione, una rapida mobilizzazione, un miglior controllo del dolore, possono fare la differenza nel garantire un ritorno rapido all'autonomia e migliorare la qualità di vita. Programmi di riabilitazione personalizzati, che includano esercizi fisici, supporto nutrizionale e monitoraggio psicologico, possono ridurre il rischio di complicanze e favorire il recupero.
Il ruolo della comunicazione con il paziente e la famiglia
Una buona comunicazione è essenziale per il successo della chirurgia geriatrica. I pazienti anziani e i loro familiari devono essere informati in modo chiaro e completo sui benefici e sui rischi dell’intervento, sulle alternative disponibili e sulle aspettative realistiche del recupero. Questo contribuisce non solo a creare fiducia, ma anche a migliorare l’aderenza alle indicazioni postoperatorie.
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Affrontare la sfida dell'età
La chirurgia geriatrica richiede competenze specifiche, che possono essere acquisite tramite Master, in ambienti selezionati ed eventi scientifici che sviluppano la cultura di quell’approccio integrato che garantisce i migliori risultati possibili. Con una valutazione pre-operatoria accurata, l'uso di tecniche avanzate e un programma di riabilitazione personalizzato, è possibile non solo curare questa categoria di pazienti ma mantenere alta anche la loro qualità di vita, consentendo loro di affrontare in modo migliore l’età avanzata.