Chirurgia pediatrica: meglio se mininvasiva!
Pur avendo delle caratteristiche similari, la forma di intervenire chirurgicamente sull’adulto e sul bambino è totalmente diversa. Per questo, i chirurghi pediatrici esplorano differenti tecniche mininvasive per garantire al bambino o adolescente la miglior soluzione con impatti fisici, sociali e psicologici ridotti
Definiamo “chirurgia mininvasiva”
Per chirurgia mininvasiva si intende una serie di tecniche che permettono di eseguire interventi chirurgici attraverso incisioni di pochissimi centimetri o, nel caso della chirurgia pediatrica, anche millimetri.
Questo tipo di tecniche prevede l’utilizzo di una telecamera che permette di esplorare la sede da raggiungere per condurre l’intervento e due o più strumenti, a seconda dell’età del bambino e della procedura, del diametro di 3 o 5 mm che rappresentano il corrispettivo delle mani del chirurgo nella chirurgia tradizionale e con i quali si esegue l’intervento chirurgico stesso.
Si può sempre ricorrere alla chirurgia mininvasiva?
Tutti i distretti anatomici si giovano della chirurgia mininvasiva: torace (toracoscopia), addome (laparoscopia), il rene e l’uretere (retroperitoneoscopia) e l’interno di alcuni organi ai quali è possibile accedere tramite gli orifizi naturali (endoscopia digestiva, endourologia).
In mani esperte, moltissime procedure chirurgiche possono essere eseguite con tecniche mininvasive e un chirurgo pediatra specializzato in chirurgia mininvasiva è in grado di intervenire nel bambino di ogni età: dal neonato all’adolescente.
Vantaggi e benefici
Dall’atresia dell’esofago del neonato alla asportazione di malformazioni polmonari congenite del lattante; dalla patologia ovarica neonatale alle urgenze chirurgiche del bambino di tutte le età (appendicite acuta, invaginazioni intestinali, diverticoliti di Meckel, e molte altre ancora) passando per l’endoscopia digestiva e la chirurgia robotica, la chirurgia mininvasiva consente di eseguire interventi chirurgici anche molto complessi attraverso pochi millimetrici tagli con conseguente ridotto dolore postoperatorio e una rapidissima convalescenza che determina una minore permanenza ospedaliera.
Inoltre:
- si riducono moltissimo le complicanze tipiche della chirurgia tradizionale (come la formazione di aderenze intestinali e sanguinamenti) oltre al vantaggio degli esiti estetici quasi impercettibili a confronto con le spesso molto ampie cicatrici della chirurgia a cielo aperto;
- si riducono moltissimo i rischi infettivi che, uniti al ridotto dolore postoperatorio, consentono la somministrazione di un minor numero di farmaci, tra antidolorifici e antibiotici, nel postoperatorio al piccolo paziente.