Colposcopia: di che cosa si tratta?
La colposcopia è un esame diagnostico per prevenire alcune malattie femminili e diagnosticare malattie sessualmente trasmissibili. Approfondiamo questo argomento con il Dott. Vincenzo Nucci, specialista in Ginecologia e Ostetricia
Che cos’è la colposcopia e a che cosa serve?
La colposcopia è un’indagine di II livello che si esegue per diagnosticare alterazioni a carico del collo dell’utero e della vagina con ingrandimenti da 6 a 40 volte.
Viene eseguita introducendo lo speculum in vagina (divaricatore). Si effettua prima una detersione con soluzione fisiologica e successivamente si applicano dei reagenti: prima acido acetico al 5% e, successivamente, soluzione iodo-iodurata di Lugol.
Questo permette di differenziare le aree normali da quelle anomale.
In quali casi consiglia alle proprie pazienti di effettuare una colposcopia?
L’esame viene consigliato a tutte quelle pazienti che presentano un HPV-test positivo e/o un Pap-Test con presenza di anomalie cellulari (ASC-US, ASC-H, SIL di basso grado o LG-SIL o L-SIL, SIL di alto grado o HCG-SIL o H-SIL, carcinoma, AGC o AGC-NOS, AGC, AIS).
Come avviene l’esame e quali strumenti vengono utilizzati?
L’esame viene eseguito utilizzando il colposcopio che consente di osservare ad ingrandimento il collo dell’utero e le pareti vaginali mediante l’utilizzo dei due reagenti. La durata complessiva è di 15 minuti circa.
Lo strumentario utilizzato consta di batuffoli di cotone, tre contenitori (uno per la soluzione fisiologica, uno per acido acetico e l’altro per il Lugol), speculum, pinza per detersione, pinza di Kogan per divaricare il canale cervicale, anse per biopsia escissionale o pinze da biopsia cervicale.
Quali sono i segni che potrebbero indirizzare il Ginecologo verso ulteriori test diagnostici?
La colposcopia può evidenziare risultati anomali in caso di lesioni pretumorali o tumorali, condilomi, herpes genitalis, molluschi contagiosi.
Nel caso in cui si osservano lesioni pretumorali o francamente neoplastiche si procede all’esecuzione di test diagnostici ulteriori quali la biopsia del collo o delle pareti vaginali per un riscontro istologico.
La colposcopia può avere rischi o controindicazioni?
L’esame non comporta né rischi e né controindicazioni (può essere eseguita anche in gravidanza).
Può solo provocare sensazione di bruciore dovuta all’utilizzo dei reagenti.