Combattere il tumore al polmone con la prevenzione
Il cancro polmonare è attualmente quello più mortale: l’unico modo per prevenirlo è individuare i singoli fattori predisponenti, puntando sulla prevenzione e sulla diagnosi precoce. Ne abbiamo parlato con il nostro esperto in Chirurgia Toracica
I fattori di rischio da prevenire
A causa dell’alta mortalità del cancro polmonare è importante capire quali siano i fattori di rischio che possono far insorgere questo tumore ed evitarli.
In linea generale uno stile di vita sano è importante per prevenire qualsiasi tipo di patologia, non solo il cancro ai polmoni, tuttavia ci sono alcuni accorgimenti che riducono sensibilmente la possibilità di contrarre questo tumore:
- Evitare completamente il fumo sia attivo che passivo: oltre il 90% dei pazienti, infatti, è o è stato un fumatore;
- Evitare l’eccesso di alcol;
- Fare attività fisica e seguire un’alimentazione ricca di proteine, vitamina A, C, E, che proteggono i polmoni dalla possibilità di contrarre il cancro;
- Evitare l’esposizione all’inquinamento urbano: le particelle sottili che vengono inalate si depositano nel polmone ed entrano in circolo creando danni ingenti all’organismo. Alcuni studi affermano che il PM10 aumenta il rischio di decessi respiratori tra i neonati, influisce sullo sviluppo delle funzioni polmonari e aggrava l’asma;
- Evitare lavori che espongono il corpo umano ad elementi cancerogeni quali amianto, radiazioni, idrocarburi o diossina;
- Controllare e salvaguardare lo stato delle difese immunitarie;
- Seguire una alimentazione sana ed equilibrata.
Nella prevenzione è molto importante capire che non basta non fumare perché il tumore al polmone non insorga: è necessario aggiornarsi sui progressi della medicina in questo campo, in modo da evitare tutti i fattori di rischio. Inoltre, si consiglia a chi è stato colpito da alcuni tumori (mammella, laringe, vescica e stomaco) di effettuare uno screening per il cancro polmonare ogni 6 mesi circa.
L’importanza della diagnosi precoce
I sintomi del tumore polmonare rimangono spesso latenti o vengono collegati a malattie più comuni e meno gravi: per questo motivo bisogna capire l’importanza non solo della prevenzione ma anche della diagnosi precoce. Nel caso di fumatori, il rischio di contrarre tumore polmonare aumenta tanto più a lungo si è superata la soglia delle 20 sigarette giornaliere: il problema tuttavia è che se il fumatore non soffre di fastidiosi sintomi irritativi quando inala il fumo, è molto probabile che non riconosca di avere una patologia polmonare e che non smetta di fumare. È quindi importante effettuare visite specialistiche in caso di dispnea, dolore toracico o tosse insistente: ignorare questi sintomi può far evolvere il tumore polmonare (o altre patologie) ad uno stadio più avanzato e più difficile curare.