Cos'è la vertebroplastica? Ce lo spiega un esperto!
La vertebroplastica è una procedura di radiologia interventistica che consiste nell'iniezione percutanea di cemento osseo viscoso (polimetilmetacrilato - PMMA) sotto guida fluoroscopica o TC-fluoroscopica in un corpo vertebrale collassato
In quali casi viene utilizzata come procedura di trattamento?
La vertebroplastica viene utilizzata nei pazienti affetti da malattie oncologiche che presentano spesso metastasi vertebrali con fratture patologiche che possono limitare notevolmente la qualità di vita (dolore, cifosi, insufficienza respiratoria, limitazione della mobilità e autonomia). Anche in pazienti con patologie benigne come osteoporosi, angioma vertebrale, noduli di Schmorl, necrosi di Kümmell con sindromi dolorose non responsive alle terapie conservative si possono verificare delle fratture che possono essere trattate con vertebroplastica.
Quali sono i principali vantaggi della vertebroplastica rispetto ad altre opzioni di trattamento per le fratture vertebrali?
La presenza del cemento impedisce l’ulteriore collasso del corpo vertebrale. Il trattamento da solo permette di controllare il dolore anche se non agisce sul tumore nei casi di frattura patologica insorta su paziente oncologico. Per tale motivo sono state approntate diverse metodiche combinate di trattamento ablativo (termoablazione, crioablazione) seguito nella stessa seduta dalla cementazione della metastasi.
Quali sono i passaggi principali di una procedura di vertebroplastica?
Paziente in decubito prono, previa anestesia locale e lieve sedazione, si posiziona sotto guida radiologica ago da vertebroplastica nel corpo vertebrale fratturato.
Con visione fluoroscopica continua si inietta il cemento che rinforza la vertebra con scomparsa rapida del dolore. Nelle fratture coinvolgenti il peduncolo vertebrale il radiologo può posizionare per via percutanea delle viti cannulate che consentono l’iniezione selettiva del cemento. Le fratture vertebrali asimmetriche, con deformazione a “cuneo” laterale o con significativa cuneizzazione anteriore il radiologo riduce la frattura tramite l’inserimento di tamponi intravertebrali gonfiabili e rimovibili o sistemi di sintesi in grado di ripristinare la morfologia vertebrale ricostituendo la fisiologica curvatura spinale. Il recupero è rapido e dopo alcune ore il paziente è in grado di deambulare autonomamente.
Quali sono i rischi o gli effetti collaterali associati alla vertebroplastica?
Complicanze dell’intervento di vertebroplastica possono essere dovute alla fuga indesiderata di particelle di PMMA al di fuori del corpo vertebrale. Piccoli stravasi di cemento acrilico non comportano, di solito, ripercussioni cliniche. L’utilizzo della tecnica combinata di guida TC – Fluoroscopica e la buona conoscenza della metodica da parte dell’operatore riduce significativamente la possibilità di fuga del cemento. La vertebroplastica è procedura minimamente invasiva, ben tollerata e le controindicazioni sono rare.
Quali sono i risultati tipici che si possono ottenere con la vertebroplastica in termini di sollievo dal dolore e miglioramento della qualità di vita?
Nei pazienti con fratture vertebrali su base osteoporotica o con angioma vertebrale, noduli di Schmorl, necrosi di Kümmell, la sola vertebroplastica è generalmente sufficiente ad ottenere la risposta antalgica completa prevenendo l’ulteriore peggioramento del collasso vertebrale e consentendo un rapido recupero funzionale. Tutti i pazienti con metastasi vertebrali possono giovarsi del ripristino della morfologia vertebrale, in particolare i pazienti con mieloma multiplo, specie se in fase paucisintomatica.