Cosa sono i prolattinomi e come si trattano con la neurochirurgia?
I prolattinomi sono tumori benigni della ghiandola pituitaria, una piccola ghiandola situata alla base del cervello. Questi tumori sono responsabili della produzione eccessiva di prolattina, un ormone coinvolto nella produzione di latte nelle donne. Sebbene i prolattinomi siano relativamente rari, possono causare sintomi significativi, influenzando la qualità della vita e richiedendo spesso un intervento medico
Cosa sono i prolattinomi?
Il prolattinoma è un adenoma pituitario che causa un aumento della produzione di prolattina, un ormone che stimola la lattazione. Questi tumori sono generalmente benigni e di dimensioni variabili. Possono essere classificati in due categorie: microprolattinomi, che hanno un diametro inferiore a 10 mm, e macroprolattinomi, che superano i 10 mm di diametro. I prolattinomi possono manifestarsi in modo diverso a seconda delle dimensioni e della localizzazione del tumore, ma i sintomi principali sono correlati sia all’alterazione dell’equilibrio ormonale che alla compressione delle strutture circostanti, come il nervo ottico.
Sintomi comuni e diagnosi
I sintomi dei prolattinomi variano in base alla grandezza del tumore e alla quantità di prolattina prodotta. Nei casi di microprolattinomi, i sintomi possono essere leggeri o assenti, mentre i macroprolattinomi possono causare problemi più gravi.
Sintomi ormonali
- Per le donne: amenorrea (assenza di ciclo mestruale), galattorrea (secrezione di latte in assenza di gravidanza o allattamento), infertilità.
- Per gli uomini: ginecomastia (sviluppo anomalo del tessuto mammario), riduzione della libido, disfunzione erettile, infertilità.
Sintomi neurologici
Se il tumore cresce abbastanza da comprimere il nervo ottico, possono verificarsi disturbi visivi, come la visione offuscata o la perdita del campo visivo laterale. Nei casi gravi, si possono verificare anche mal di testa persistenti.
La diagnosi di prolattinoma si basa principalmente su esami del sangue per misurare i livelli di prolattina e su indagini neuroimaging, come la risonanza magnetica (RM) cerebrale, che consente di visualizzare il tumore nella ghiandola pituitaria.
Approccio neurochirurgico al trattamento del prolattinoma
Il trattamento di un prolattinoma dipende da vari fattori, tra cui la dimensione del tumore, la gravità dei sintomi e la risposta ai farmaci. In generale, l'intervento neurochirurgico è preso in considerazione quando il trattamento farmacologico non è efficace o quando il tumore è di grandi dimensioni e causa danni strutturali importanti.
Chirurgia transsfenoidale
La chirurgia transsphenoidale è l'approccio neurochirurgico più comune per il trattamento dei prolattinomi. Questo tipo di intervento viene effettuato attraverso il naso, senza necessità di incisioni visibili sul cranio. Il neurochirurgo utilizza un endoscopio, uno strumento sottile e flessibile dotato di una telecamera, per rimuovere il tumore dalla ghiandola pituitaria. Questo approccio minimamente invasivo consente una rapida ripresa post-operatoria e riduce i rischi legati all’intervento.
Chirurgia transcranica
In rari casi, quando il prolattinoma è particolarmente grande o difficile da raggiungere con l’approccio transsphenoidale, può essere necessaria una chirurgia transcranica, che implica un’incisione sulla parte superiore del cranio. Tuttavia, questa opzione viene presa in considerazione solo in casi estremi, in quanto comporta un recupero più lungo e un rischio maggiore di complicanze.
Trattamenti non chirurgici: la terapia medica
Molti pazienti con prolattinomi possono essere trattati con farmaci, in particolare con gli agonisti della dopamina, come la bromocriptina e la cabergolina. Questi farmaci agiscono riducendo i livelli di prolattina nel sangue e, nei casi di tumori di dimensioni ridotte, possono ridurre il tumore stesso. Tuttavia, i farmaci non sono sempre efficaci per tutti i pazienti, e alcune persone potrebbero necessitare di interventi chirurgici in aggiunta alla terapia farmacologica.
Monitoraggio e follow-up
Dopo il trattamento chirurgico o medico, è fondamentale un monitoraggio regolare. Questo include controlli periodici dei livelli di prolattina nel sangue e esami di risonanza magnetica per verificare eventuali recidive del tumore. Inoltre, se il trattamento non ha portato alla normalizzazione dei livelli ormonali, potrebbe essere necessario un trattamento a lungo termine con farmaci.
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Gestire i prolattinomi con intervento tempestivo
Il prolattinoma è una condizione che può essere gestita efficacemente con l'intervento tempestivo e il trattamento adeguato. L’approccio neurochirurgico, in particolare la chirurgia transsphenoidale, è una delle opzioni più efficaci per trattare i prolattinomi di grandi dimensioni o che non rispondono ai farmaci. Una diagnosi precoce e un trattamento mirato sono essenziali per ridurre il rischio di complicanze e migliorare la qualità della vita dei pazienti.