Cranioplastica: quando è necessario eseguirla?
Consiste nel ristabilire l’integrità anatomica e funzionale del cranio e dell’encefalo. In alcune condizioni quali traumi cranici, patologie cerebro-vascolari, e complicanze di queste, è necessario rimuovere temporaneamente le ossa del cranio. Il Dott. Giampiero Mantenuto, esperto in Neurochirurgia a Parma, ci aiuta a capire meglio
Traumi Cranici
Per gli effetti di traumi cranici maggiori, ad alta cinetica, l’osso cranico potrà essere in parte distrutto. In tal caso è quindi necessario rimuovere i frammenti ossei, e, l’encefalo si troverà temporaneamente sprovvisto della sua protezione.
Nella stessa seduta operatoria, o successivamente, il neurochirurgo provvederà con una cranioplastica al ripristino dell’integrità strutturale del cranico.
Edema Cerebrale
L’encefalo rispetto ad altri organi, è contenuto nel cranio, una “scatola rigida” che impedisce l’espansione dell’encefalo in condizioni patologiche.
L’edema cerebrale che si verifica in seguito a traumi cranici, in seguito a patologie cerebro-vascolari, in seguito a patologie infettive, determina un rigonfiamento del cervello ed un incremento rapido della pressione intracranica, provocando danni incalcolabili all’encefalo, permanenti sino all’exitus.
Risulta quindi indispensabile a scopo terapeutico, rimuovere temporaneamente una o più ossa del cranio, per consentire il processo di guarigione dell’encefalo, durante una fase in cui la pressione endocranica tende ad aumentare in modo patologico oltre i 15-20 mmHg.
La Cranioplastica potrà essere eseguita utilizzando l’osso stesso del paziente (Cranioplastica Autologa), rimosso in precedenza, conservato presso strutture idonee e reinviato presso l’ospedale in cui si reimpianta.
Quando l’osso non è più disponibile, potrà essere ricostruito dal chirurgo con materiale sintetico ed impiantato nel paziente (Cranioplastica Eterologa).
In alternativa è possibile ricostruire l’osso con materiale biocompatibile di Idrossiapatite, custom made, elaborato nelle dimensioni e nella forma per mezzo di una TC-3D (Tomografia Computerizzata Tridimensionale) eseguita sul paziente stesso.
Il risultato è sorprendente e la qualità dell’impianto a distanza è indiscutibile, se vengono rispettati i protocolli fissati.