Demenza senile: riconoscerla per intervenire tempestivamente
La demenza comprende diverse forme, tra cui le quattro più comuni: Alzheimer, demenza vascolare, demenza fronto temporale e demenza a corpi di Lewy.
Approfondiamo l’argomento con il Dott. Maurizio Gallucci, specialista in Geriatria e Gerontologia a Treviso
Alzheimer
È una malattia neurodegenerativa che corrisponde a circa il 50% di tutti i casi di demenza. Esordisce in genere come un disturbo di memoria che ha un andamento progressivo e peggiorativo.
Insorgenza: con il tempo altri domini cognitivi vengono interessati (l’orientamento nel tempo e nello spazio, l’attenzione, la capacità di fare calcoli); spesso si associano disturbi del comportamento come agitazione, insonnia, deliri e irritabilità e si riduce l’autonomia funzionale nelle attività del vivere quotidiano.
La diagnosi precoce è fondamentale: è bene che il paziente sia visitato da uno specialista all’apparire dei primi sintomi.
Trattamento: include una terapia farmacologica e una stimolazione cognitiva rivolte entrambe al rallentamento della progressione della malattia.
Demenza vascolare
Segue per frequenza alla malattia di Alzheimer (corrisponde al 20% dei casi totali). È dovuta ad una patologia dei vasi arteriosi che, a causa del fumo, dell’ipercolesterolemia e dell’ipertensione, tendono ad occludersi riducendo la perfusione sanguigna del tessuto cerebrale che va in “sofferenza” (ischemia), cioè viene meno perfuso dal sangue.
Insorgenza: i sintomi dipendono dall’area cerebrale colpita dall’ischemia e possono comprendere disturbi motori (impossibilità a muovere braccia o gambe), disturbi della memoria, disorientamento nel tempo e nello spazio, deficit di attenzione, del linguaggio etc.
Trattamento: è importante rivolgersi tempestivamente allo specialista, il quale raccomanderà un cambio negli stili di vita e una terapia a base di farmaci antiaggreganti o anticoagulanti se è presente una fibrillazione atriale.
Demenza fronto temporale
Corrisponde al 10-15% dei casi totali di demenza, interessa la corteccia frontale e temporale. Colpisce spesso anche soggetti giovani cioè con meno di 65 anni di età.
Insorgenza: ha principalmente due modalità di insorgenza: con disturbi del comportamento o con disturbi del linguaggio (l’eloquio si impoverisce sempre più nel tempo).
Trattamento: la diagnosi precoce è fondamentale per iniziare al più presto la terapia farmacologica e/o logopedica a seconda dei casi.
Demenza a corpi di Lewy
È una malattia sistemica che colpisce tutte le cellule nervose dell’organismo e i sintomi d’esordio sono aspecifici e non solo neurologici. Questi possono comprendere:
- ipotensione ortostatica,
- tendenza a cadere per terra,
- perdita di coscienza,
- stipsi ostinata,
- incontinenza urinaria,
- sonnolenza diurna,
- apatia,
- ansia,
- depressione,
- perdita dell’olfatto.
I sintomi clinici caratteristici sono:
- allucinazioni visive ben strutturate
- cali dell’attenzione
- disturbi del comportamento durante il sonno (RBD): il paziente muove braccia e gambe “vivendo in prima persona” i propri incubi spesso a contenuto terrifico o di minaccia
- rigidità e lentezza nella marcia e nei movimenti del corpo
Trattamento: poiché questa malattia può causare una vasta gamma di sintomi neurologici e comportamentali, è importante adottare un approccio multidisciplinare che coinvolga diversi professionisti sanitari. Le terapie potranno variare da quelle di tipo farmacologico, alla terapia riabilitativa, dal supporto psicologico alle modifiche dello stile di vita.