Densitometria Ossea (Moc) Senza Radiazioni (Rems): sai di che cosa si tratta?
L’osteoporosi è una patologia che consiste nella riduzione e degenerazione della massa ossea, per cui aumenta il rischio di frattura. Per analizzare le proprietà scheletriche e determinare una corretta diagnosi è fondamentale sottoporsi a una Densitometria Ossea, che oggi è possibile eseguire con metodica REMS. Capiamo meglio di che cosa si tratta e come funziona grazie all’intervento del Dott. Massimiliano Andrioli, specialista in Endocrinologia e Malattie del Ricambio
Che cos’è la Densitometria Ossea REMS?
Si tratta di un innovativo strumento per la diagnosi dell’osteoporosi.
È una metodica rapida, precisa, affidabile e soprattutto che non prevede l’impiego di radiazioni, in grado di valutare la Densità Minerale Ossea. Fino ad oggi, quest’ultima è stata valutata prevalentemente attraverso una metodica (MOC) che prevede l’uso di radiazioni ionizzanti (Densitometria DEXA).
Tuttavia, attualmente, si utilizza sempre più un’innovativa metodica che non solamente dà risultati migliori, ma è anche più sicura in quanto non prevede l’uso di radiazioni (Densitometria REMS).
Infatti, è attualmente disponibile nella pratica clinica un innovativo strumento diagnostico: la Densitometria Ossea Ecografica REMS che consente una valutazione della densità ossea in maniera veloce, non invasiva, accurata, sicura e soprattutto senza raggi X.
Perché è un approccio rivoluzionario?
Si tratta di un approccio rivoluzionario per la caratterizzazione della micro-architettura ossea, che sfrutta i segnali in radiofrequenza acquisiti durante una specifica ecografia eseguita su femore e colonna vertebrale.
Questa tecnica non solo garantisce un elevato livello di accuratezza, ma non richiede nemmeno protezione radiologica. Inoltre, l’assenza di radiazioni consente di utilizzare questa metodica su un eterogeneo panorama di pazienti, da quelli a rischio di osteoporosi secondaria, i diabetici, chi ha subito trattamenti oncologici fino alle donne in gravidanza.
Numerosi studi scientifici nazionali ed internazionali hanno validato questa metodica, la quale è stata anche inserita ufficialmente nelle Linee Guida Ministeriali Inter-Societarie per la corretta identificazione e gestione delle fratture da fragilità, di cui si è trattato in occasione di un evento della Fondazione Italiana Ricerca Malattie dell’Osso (FIRMO) durante la Giornata Mondiale dell’Osteoporosi, in un tavolo coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS).