Diastasi addominale: la soluzione con la chirurgia mininvasiva
La diastasi addominale è una patologia molto ricorrente tra donne in gravidanza e sportivi, e se non trattata correttamente, può comportare complicanze decisamente maggiori. Il Prof. Giuseppe Pozzi, esperto in Chirurgia Generale a Milano e Roma, approfondisce in questo articolo la diastasi ed il suo trattamento attraverso l’innovativa tecnica chirurgica LAP-T
Cos’è la diastasi addominale?
La diastasi è una patologia della parete addominale che consiste nella separazione dei muscoli retti dell’addome dovuto all’assottigliamento ed allargamento dalla linea alba (o linea mediana). Quando l’aumento della distanza interrettale (IRD) supera i 2,5 cm si ha diagnosi di diastasi dei muscoli retti.
Ci sono numerose ragioni per la quale si possa generare una diastasi, tra di esse possiamo distinguere:
- Gravidanza: interessa oltre il 60% delle donne e persiste nel 30% dei casi, soprattutto se si tratta di gravidanze successive, gravidanza gemellare o di madri che praticavano sport prima e durante la gravidanza;
- Aumento di peso corporeo: l’incremento di tessuto adiposo addominale determina la distensione dei muscoli e l’assottigliamento e la lacerazione della linea mediana;
- “Overtraining”: il sovrallenamento, la pratica sportiva erronea e una dieta sbagliata possono lacerare i muscoli retti e la linea alba dando origine alla diastasi;
- Età: con l’avanzare degli anni si lassano i tessuti muscolari;
- Genetica: malattie ereditarie del collagene possono lassare i tessuti muscolari.
Quali complicanze si possono generare dalla diastasi addominale?
Nel caso la diastasi non venga trattata, possono generarsi una serie di complicanze. Le complicanze più comuni sono la comparsa di ernie singole e multiple (ombelicale, epigastrica, ipogastrica) sul tessuto aponeurotico, lacerazione dei muscoli retti, comparsa di laparocele su incisione chirurgica e una alterazione della postura corporale.
Alla diastasi si accompagnano inoltre una serie di sintomatologie e comorbilità quali dolore lombare, incontinenza urinaria da stress, gonfiore addominale e disturbi digestivi, causando disabilità tanto fisica quanto psicologica.
Quando è necessario l’intervento chirurgico?
In presenza di una o più delle seguenti condizioni, la chirurgia è purtroppo l‘unica soluzione:
- Distanza tra i muscoli retti maggiore di 3 cm;
- Diastasi con distanza infrarettale inferiore a 3 cm se accompagnata da ernie
; - Presenza di ernia ombelicale, ernia epigastrica o ernie multiple nella linea alba;
- Presenza di laparocele su incisione chirurgica precedente;
- Diastasi aggravata e/o associata a laparocele ipogastrico per cedimento della sutura interna post-cesareo con protusione mediana;
- Presenza di una lacerazione della linea mediana dovuta allo sforzo;
- Lacerazione muscolare del retto e dell’obliquo;
- Diastasi tra i muscoli retti e gli obliqui (diastasi laterale);
- La diastasi presenta patologie correlate come il cambio della postura o dolori nella zona lombare;
- Recidività della diastasi.
Come funziona l’intervento chirurgico LAP-T?
L’intervento chirurgico LAP-T (Mini-Laparoscopic Abdomino Plasty Technique) avviene in anestesia leggera (senza intubazione). Attraverso tre micro incisioni sotto la zona bikini, viene ripristinata la corretta anatomia della parete addominale restituendole piena funzionalità ed estetica, senza incisioni, senza scollamenti e traumi dei tessuti.
La degenza post-operatoria prevista è di uno o due giorni al massimo e la ripresa delle attività abituali e sportive sarà molto veloce. Già una settimana dopo l’intervento si può iniziare una riabilitazione volta a rafforzare la muscolatura addominale accompagnata da una dieta specifica per facilitare la corretta funzione intestinale. Più in dettaglio, la tecnica mininvasiva LAP-T permette di:
- Camminare lo stesso giorno dell’intervento;
- Poter fare la doccia dopo solo due giorni;
- Tenere in braccio il bambino (nel caso di genitori) a pochi giorni dall’intervento;
- Guidare l’auto in 3/5 giorni dall’Intervento;
- Ritorno alla normale attività quotidiana in una settimana;
- Ritorno all’attività fisica in 20-30 giorni e alla pratica sportiva mediamente dopo due mesi.
La correzione della diastasi con la tecnica LAP-T può tranquillamente essere effettuata durante l’allattamento e non implica impedimenti in possibili future gravidanze.