Disagio individuale e giovanile: cause, manifestazioni e possibili soluzioni

Il disagio giovanile è un fenomeno complesso che colpisce sempre più giovani, manifestandosi attraverso ansia, difficoltà relazionali, isolamento e, in alcuni casi, comportamenti a rischio. Questo disagio può essere causato da una combinazione di fattori sociali, psicologici e familiari, e richiede un’attenzione mirata per prevenirne le conseguenze più gravi. Approfondiamo l’argomento con la Dott.ssa Concetta Di Bartolomeo, Psicologa a Roma.

Quali sono le cause principali del disagio individuale e giovanile?

• Il passaggio dall’infanzia all’età adulta comporta necessariamente delle difficoltà e situazioni di disagio, che in alcuni casi sono tollerabili e affrontabili attraverso le risorse che ogni ragazzo possiede, mentre in altri casi queste difficoltà sono sentite in modo molto intenso e i ragazzi non riescono ad affrontarle in modo autonomo, sentendosi schiacciati e privi della forza e della capacità di reagire.
• Le cause sono innanzitutto la necessità di essere accettati dai coetanei, dal mondo esterno e dalla società, il timore del giudizio, l’ansia sociale e il dover trovare un nuovo codice comunicativo nelle interazioni sociali, abbandonando le sicurezze dell’infanzia.
• C’è poi il rapporto con il proprio corpo, che fisiologicamente si trasforma e che deve essere accettato e governato. Ogni ragazzo o ragazza deve trovare una nuova espressione di se stesso/a attraverso un corpo che non è più quello di un bambino. Questo a volte spaventa e crea ansia.
• In tutto ciò si inserisce il rapporto con i genitori e la famiglia. Le dinamiche necessariamente cambiano e si creano conflitti, incomprensioni, difficoltà di comunicazione, che accrescono il malessere e il vissuto di solitudine dei ragazzi.
• Un aspetto psichico cruciale da elaborare in questa fase evolutiva è la caduta dell’idealizzazione, dell’immagine idealizzata di sé e dei genitori. Si tratta di un passaggio evolutivo non facile, che viene reso ancora più arduo dall’immagine perfetta cui dover aderire veicolata dai social media.

Quali sono le manifestazioni del disagio?

Il disagio giovanile può manifestarsi in modi diversi:

1. Isolamento: La tendenza a evitare il contatto con amici e familiari.
2. Disturbi del comportamento alimentare
3. Autolesionismo
4. Comportamenti oppositivi
5. Irritabilità, rabbia eccessiva e discontrollata
6. Difficoltà scolastiche: Calo del rendimento, assenteismo e mancanza di motivazione.
7. Problemi fisici: Disturbi del sonno, mal di testa e dolori somatici sono spesso associati a un disagio emotivo.

Il ruolo della psicoterapia

La psicoterapia rappresenta uno strumento fondamentale per aiutare i giovani a gestire il disagio. Attraverso un percorso psicologico è possibile:

• Fornire uno spazio di ascolto che ha come primo obiettivo quello di ridurre il vissuto di solitudine, così permettendo il riemergere delle risorse.
• Rafforzare l’autostima e promuovere una visione più positiva di sé.
• Favorire il contatto con le emozioni che entrano in gioco nelle relazioni interpersonali.
• Ridurre l’ansia e liberare energie psichiche che possono in tal modo essere investite costruttivamente nei processi di apprendimento scolastico.
• Elaborare il vissuto depressivo.
• Lavorare sulle dinamiche familiari per ridurre le difficoltà di comunicazione.

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Conclusione

Il disagio giovanile è una realtà complessa, che va principalmente compresa e non condannata o giudicata negativamente – come a volte accade ad adulti che dimenticano di aver vissuto le stesse problematicità - e che richiede l’attenzione di famiglie, scuole e professionisti della salute mentale. Intervenire precocemente e offrire un supporto adeguato può fare la differenza, aiutando i giovani a superare le difficoltà e a costruire un futuro più sereno.

A chi rivolgersi?

In caso di disagio giovanile è consigliabile contattare uno Psicologo specializzato nell’età evolutiva come la Dott.ssa Concetta Di Bartolomeo. Un intervento tempestivo può contribuire a migliorare significativamente il benessere psicologico e relazionale.