Disturbi psicosomatici: quando il corpo parla
I disturbi psicosomatici sono una manifestazione del legame intrinseco tra mente e corpo. Questi disturbi si presentano come sintomi fisici, ma le loro origini sono di natura psicologica. Stati di ansia, depressione, rabbia ecc. alterano la funzionalità di vari organi, sistemi ed apparati del corpo e perciò possono dare luogo all’insorgenza di diverse patologie. A titolo di esempio si può ricordare che l’ansia cronica costituisce un fattore di rischio per il cuore o che un problema psicologico stressante facilmente deprime il sistema immunitario. In generale, tutto il funzionamento del corpo risente di fattori psicoemotivi e, se è vero che un corpo sano è essenziale per il benessere della mente, è vero anche il contrario e cioè che il benessere psicologico è importantissimo per il benessere del corpo.
Lo stress è quella serie di reazioni chimiche, ormonali, nervose che permettono all’organismo di superare situazioni potenzialmente pericolose e pertanto è parte del processo che collega stati psicoemotivi, insorti a seguito di varie minacce, a sintomi fisici. Quando lo stress cronico fallisce nel compito di riportare l’organismo ad una situazione di benessere, sfocia nella patologia. Ovviamente non siamo coscienti dei meccanismi neurochimici dello stress e abbastanza spesso non siamo coscienti neppure degli stati emotivi che li hanno scatenati, perché la mente può mettere in atto meccanismi di repressione delle emozioni che perciò non vengono sufficientemente espresse, elaborate e superate, rendendo difficile o del tutto inconsapevole per i pazienti identificare la causa reale del loro disagio.
Approccio multidisciplinare
Il trattamento di questi disturbi richiede un approccio multidisciplinare, che può includere psicoterapia, tecniche di rilassamento e terapie mediche. Poiché la componente di pensiero dell’emozione può scatenarne la componente fisica, come avviene ad esempio nelle fobie, essa è particolarmente importante per lo psicoterapeuta, che cercherà di modificarla.
Esplorare le emozioni e i processi di consapevolezza sono perciò importanti per lo sviluppo di strategie di coping che aiutano a fronteggiare situazioni stressanti, tuttavia potrebbero non essere strettamente necessari. Come i sintomi fisici si manifestano spesso con una consapevolezza attenuata o assente del fattore psicologico a monte, così un mutamento dello stesso fattore psicologico, avvenuto senza processi di consapevolezza, determinerà un cambiamento dei sintomi e delle patologie fisiche associate. Ciò avviene soprattutto, ma non solo, nella cura dei bambini.
Varie tecniche sono state ideate e sperimentate da diversi indirizzi psicoterapeutici per trattare i disturbi psicosomatici. Si può partire dal corpo per influire sulla mente, come negli esercizi di rilassamento, o viceversa, modificando la componente cognitiva dello stato psicoemotivo per influire sul corpo.
Grazie al linguaggio non verbale, che è naturalmente collegato al mondo emotivo, alla storia del paziente e alle conoscenze di carattere scientifico, lo psicologo cerca di chiarire i rapporti nascosti tra stati emotivi, sintomi e patologie fisiche. La Terapia della Gestalt è particolarmente attenta al linguaggio non verbale.
L'importanza della consapevolezza
Bisogna comprendere che mente e corpo sono sempre collegati e si influenzano a vicenda. Rivolgersi agli specialisti medici e psicologi è il primo passo per rompere il ciclo del dolore e trovare soluzioni efficaci. Educare i pazienti sulla connessione tra emozioni e sintomi fisici e incoraggiarli ad affidarsi, oltre che alla terapia medica, anche a quella psicologica, è essenziale per il loro recupero.
Affrontare i disturbi psicosomatici significa, in ultima analisi, riconoscere l'importanza della salute mentale nel contesto della salute globale.