Dott.ssa Preatoni: “Il malassorbimento non è una condanna, ma una sfida da affrontare con le giuste terapie”
La Dott.ssa Paoletta Preatoni, Responsabile di Gastroenterologia Clinica presso l'IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano, è un’esperta riconosciuta nella diagnosi e nel trattamento delle malattie gastrointestinali. Con una lunga esperienza in patologie come la celiachia, la sindrome del colon irritabile e le malattie infiammatorie croniche intestinali, si distingue per l’impegno clinico e scientifico. In questa intervista su Top Doctors, la Dott.ssa Preatoni condivide preziosi consigli e spiega le opzioni terapeutiche più avanzate per una gestione efficace delle patologie digestive
Top Doctors: Dott.ssa Preatoni, iniziamo subito con una domanda fondamentale: cos'è esattamente il malassorbimento dei cibi e quali sono le cause più comuni che possono portare a questa condizione?
Dott.ssa Preatoni: Il malassorbimento è un disturbo digestivo in cui l'organismo non assorbe correttamente i nutrienti presenti negli alimenti. Immagini l'intestino come una spugna: se questa spugna è danneggiata o non funziona correttamente, non riesce a trattenere tutte le sostanze nutritive di cui abbiamo bisogno. Le cause del malassorbimento sono molteplici e possono variare da infezioni intestinali a malattie infiammatorie croniche, come il morbo di Crohn o la colite ulcerosa, fino a intolleranze alimentari, celiachia e alterazioni della flora batterica intestinale.
Top Doctors: Come si manifesta il malassorbimento nei pazienti? Quali sono i sintomi più comuni che dovrebbero far scattare un campanello d'allarme?
Dott.ssa Preatoni: I sintomi del malassorbimento sono piuttosto variabili e dipendono dalla causa sottostante. In generale, i pazienti possono presentare diarrea cronica, gonfiore addominale, perdita di peso, stanchezza, carenze vitaminiche e minerali. A lungo andare, se non trattato, il malassorbimento può portare a complicazioni più serie.
Top Doctors: E per quanto riguarda la diagnosi, quali sono gli esami e le procedure più efficaci per identificare questa condizione?
Dott.ssa Preatoni: La diagnosi del malassorbimento richiede un approccio multidisciplinare. Iniziamo sempre da una accurata anamnesi del paziente, valutando la storia clinica e i sintomi. Successivamente, si procede con esami del sangue per verificare eventuali carenze nutrizionali e con esami delle feci per analizzare la presenza di grassi indigeriti. Spesso sono necessari anche esami più approfonditi, come la gastroscopia e la colonscopia, per visualizzare direttamente l'intestino e prelevare eventuali campioni bioptici.
Top Doctors: Una volta diagnosticato il malassorbimento, quali sono le terapie e le strategie più efficaci per gestirlo e correggerlo?
Dott.ssa Preatoni: Il trattamento del malassorbimento dipende dalla causa sottostante. Se il problema è causato da un'infezione, si utilizzeranno antibiotici. Nel caso di malattie infiammatorie croniche, si ricorre a terapie farmacologiche specifiche e, in alcuni casi, alla chirurgia. Per quanto riguarda le intolleranze alimentari, la soluzione è evitare gli alimenti non tollerati. È fondamentale, inoltre, integrare la dieta con le vitamine e i minerali carenti.
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Top Doctors: E per concludere, quali consigli può dare ai pazienti che soffrono di malassorbimento per migliorare la loro qualità di vita?
Dott.ssa Preatoni: Il consiglio principale è quello di seguire una dieta equilibrata e personalizzata, ricca di nutrienti e facilmente digeribile. È importante consultare un dietologo per elaborare un piano alimentare adatto alle proprie esigenze. Inoltre, è fondamentale seguire scrupolosamente le terapie prescritte dal medico e partecipare regolarmente ai controlli. Infine, consiglio ai pazienti di non sottovalutare l'importanza di un corretto stile di vita, con un'attività fisica regolare e un adeguato riposo. Ricordo a tutti i lettori che il malassorbimento è una condizione complessa che richiede una diagnosi e un trattamento accurati. In caso di sospetto, è fondamentale rivolgersi al proprio medico.