HPA e esercizio fisico
Introduzione Breve: L’asse HPA (ipotalamo-ipofisi-surrene) gioca un ruolo cruciale nella nostra risposta agli stress. Un’attività fisica moderata e regolare è fondamentale per mantenere l'equilibrio di questo sistema, riducendo i rischi di problemi fisici e psicologici associati a un'eccessiva attivazione dell'HPA.
Il legame tra asse HPA e regolazione del sonno
L’asse HPA (ipotalamo-ipofisi-surrene) non determina di per sé il sonno e la veglia. In effetti, ci sono altre aree del nostro sistema nervoso centrale che dirigono sonno e veglia. Tuttavia, anche l’ipotalamo, che è il leader dell’HPA, ha un ruolo molto importante: quello di orologio biologico. I nostri ritmi sono legati a un orologio interno che è collocato proprio dentro il nostro ipotalamo. Da qui, durante l’intero giorno e notte, vengono inviati i corretti segnali per regolare le funzioni, funzioni che ovviamente includono il sonno e la veglia.
HPA. Come funziona l’asse ipotalamo-ipofisi-surrene nel regolare lo stress?
L'asse ipotalamo-ipofisi-surrene (HPA) gioca un ruolo cruciale nella nostra risposta allo stress. Questo articolo esplora il funzionamento dell'asse HPA, le conseguenze della sua iperattività e l'importanza di mantenere l'equilibrio per il benessere generale.
In che modi la dieta può modulare la composizione del microbiota?
Il microbiota umano cambia con l’età, varia molto e in modo veloce a seconda dell’alimentazione. È indirizzato in modo che si direbbe positivo dai Bifidobatteri, raggiunge la sua miglior forma che consiste nella presenza di centinaia e centinaia di popolazioni batteriche (diversità) in età adulta. In età inoltrata, diventa sempre meno vario, più povero di Bifidobatteri e più ricco di Proteobatteri. Benché ogni essere umano abbia il “suo caratteristico microbiota”, il microbiota risulta molto velocemente dinamico e la dieta può farlo cambiare molto perché cambiano i nutrienti di cui alcune popolazioni di batteri vivono.
Microbiota. Scopri quali fattori esterni lo influenzano negativamente
Nonostante ogni individuo sia caratterizzato da un “proprio e personale microbiota”, il microbiota cambia velocemente per poi tendere a tornare alla situazione iniziale.
Il ruolo del microbiota nell'organismo umano
Il microbiota ha una diretta correlazione con la salute: un microbiota alterato è associato all’insorgenza del 90% delle malattie.
Cefalee croniche: qualche dato in più!
Le cefalee croniche colpiscono ogni età e sono aumentate nell’arco degli ultimi 30 anni del 500%, soprattutto nelle fasce d’età più giovani (dati 2023). Questa patologia occupa metà dei giorni di un mese, insomma metà della vita di un essere umano. Approfondiamo questo argomento con la Prof.ssa Maria Nicolodi Sicuteri, specialista in Neurologia
Fibromialgia: quali sono le cause?
Con il termine “fibromialgia” s’intende una malattia dolorosa cronica dei tessuti molli con stanchezza e rigidità, e senso di debolezza. Se però cerchiamo informazioni su internet, ci troveremo di fronte a notizie contrastanti, soprattutto per ciò che riguarda l’eziopatogenesi, ossia lo studio delle cause di una determinata malattia e in che modo ne determinano l’insorgenza. La Prof.ssa Maria Sicuteri Nicolodi, specialista in Neurologia e ricercatore nell’area della Fisopatologia e Neurobiochimica del Dolore, ci aiuta a fare chiarezza
Cefalea: come riconoscerla in semplici mosse
Tra le patologie più frequenti e dolorose, sia in età adulta che in età infanto-giovanile, rientra la cefalea, che deve essere trattata il prima possibile perché se no tende a cronicizzare. Ma come fare per riconoscerla? Ce lo spiega la Prof.ssa Maria Sicuteri Nicolodi, Neurologa a Firenze