“Double Stimulation” o “DuoStim”: vale la pena raccogliere più ovociti in un solo ciclo di PMA?
Una delle più grandi sfide in ambito della Riproduzione Assistita è rappresentata dalla bassa risposta ovarica, ossia quando il numero di ovociti ottenuti durante il ciclo di fecondazione in vitro è inferiore al previsto. Tuttavia, è stato introdotta una nuova strategia per migliorare la bassa risposta ovarica, cioè la “Double Stimulation” o “DuoStim”, che è stata descritta per la prima volta dal Dott. Kuang nel 2014. Approfondiamo questo argomento con il Prof. Claudio Manna, Ginecologo esperto in Riproduzione Assistita
Che cosa si intende per “Double Stimulation” o “DuoStim”?
La “Double Stimulation” o doppia stimolazione consiste nella stimolazione delle ovaie all’inizio della mestruazione, l’esecuzione del pick up per raccogliere gli ovociti, la loro fecondazione e la successiva crioconservazione allo stadio di blastocisti degli embrioni che potrebbero essersi formati. Dopo pochi giorni, ossia nella fase luteale, è necessario ripetere tutta questa procedura per far formare altri embrioni, che verranno a loro volta anch’essi crioconservati.
Con questi embrioni crioconservati, è possibile programmare un ciclo opportunamente preparato di scongelamento e transfer degli embrioni.
Quali sono i benefici e i rischi di questa tecnica?
Trattandosi di una tecnica che punta sul velocizzare l’ottenimento di numerosi ovociti ed embrioni in un ristretto arco di tempo, è importante considerare i vantaggi e gli svantaggi:
- La qualità degli ovociti raccolti non è sempre buona;
- La seconda stimolazione della “Double Stimolation” in particolare può influire negativamente sulla qualità degli ovociti o degli embrioni, dato che avviene nella fase luteale, ossia quando il progesterone è già molto alto, ciò può danneggiare gli ovociti;
- La crioconservazione degli embrioni non sempre è innocua a lungo termine, specialmente quando la paziente presenta una scarsa riserva ovarica e un’età elevata;
- L’esecuzione di due stimolazioni, due pick up e poi un ciclo di scongelamento e transfer in poco tempo risulta essere molto faticoso per la paziente;
- Il fallimento della “Double stimulation” o “Duo Stim” comporta spesso l’abbandono completo da parte della paziente di riconsiderare l’idea di un nuovo tentativo sia per i costi che per lo stress generato nella paziente da queste faticose tecniche;
Il rischio di non avere embrioni da crioconservare allo stadio di blastocisti è elevato in pazienti con scarsa riserva ovarica e con maggiore età perché spesso gli embrioni non riescono ad arrivare a questo stadio di sviluppo.
Cosa succede alla donna che si sottopone a tale tecnica?
La teoria da cui parte l’idea della “Doppia Stimolazione”, cioè di accelerare il tempo in cui si arriva ad una gravidanza, sembra essere inconsistente perché non prende in considerazione gli aspetti psicologici di una donna, la quale deve affrontare una tecnica più faticosa delle altre in uno stato delicato come quello dell’infertilità.
Infatti, invece di accelerare i tempi di una gravidanza la “Double Stimulation” o la “DuoStim” rischia di aumentarli, poiché secondo le statistiche dei centri si è rilevata un’alta frequenza di abbandoni dopo il primo fallimento.
Quindi, in base a ciò che è stato detto precedentemente, vale la pena di affidarsi a queste tecniche di “doppia stimolazione”?
Il Prof. Manna approfondisce questo tema anche nel seguente video!