Ecodoppler Carotideo: quando e perché eseguirlo
L’Ecodoppler Carotideo è un esame che permette di analizzare le arterie. Il Dott. Antonio Federico, esperto in Cardiologia a Bologna, ci spiega quando è indicato
Cos’è l’Ecodoppler Carotideo?
L’Ecodoppler Carotideo è un esame diagnostico che consente lo studio delle arterie carotidee, vertebrali e succlavie mediante l’utilizzo di ultrasuoni.
In quali casi è indicato un ecodoppler carotideo?
Le principali indicazioni sono:
- Lo studio della parete delle arterie carotidi alla ricerca di placche aterosclerotiche (accumulo di colesterolo, calcio e materiale fibroso nella parete del vaso). Questa informazione è importante perché dà un’idea approssimativa sull’eventuale danno delle arterie carotidi ed è quindi un elemento rilevante nella valutazione del rischio cardiovascolare del paziente
- Ischemia o ictus cerebrale recente
- La valutazione della gravità delle stenosi (restringimenti) delle arterie studiate
- Il controllo nel tempo dell’esito di interventi eseguiti in precedenza
Fig. 1: Esempio di placca della parete della carotide comune destra
L’ecodoppler carotideo indicato per tutti i pazienti?
Sì, l’ecodoppler carotideo può essere eseguito su qualsiasi paziente. Tuttavia le dimensioni e la lunghezza del collo e l’anatomia dei vasi da studiare condizionano talvolta la qualità delle immagini e quindi la affidabilità della diagnosi.
Come si esegue?
L’esame non richiede nessuna preparazione particolare, ha una durata variabile da pochi minuti a 15-20 minuti e dipende dalla patologia che viene rilevata. Si effettua con paziente sveglio ed in posizione supina mediante una sonda poggiata sulle 2 due parti laterali del collo (che deve essere esteso). L’esame non è né pericoloso né doloroso.
Editor: Marta Buonomano