Ecografia della tiroide: cosa c'è da sapere
L’ecografia è una metodica fondamentale nella diagnostica delle patologie tiroidee. Il Dott. Massimiliano Andrioli, esperto in Endocrinologia a Roma e Direttore del centro medico Endocrinologia oggi ci spiega di cosa si tratta e quali sono i vantaggi
Che cos’è l’ecografia della tiroide e perché si esegue?
L’ecografia della tiroide non fornisce informazioni sulla funzione della tiroide (ovvero non può indicare se questa funziona bene o male) ma solo sulla sua morfologia e sulla sua struttura.
Quindi può rilevare se la tiroide è piccola o grossa, se è infiammata o omogenea, se contiene noduli o meno e soprattutto, in caso di presenza di nodularità, può stratificarne il rischio di malignità indicando quelli a maggior rischio di malignità su cui seguire l’agoaspirato.
L’ecografia è un esame non invasivo, non doloroso né pericoloso, eseguibile senza rischi e controindicazioni e per questo molto diffuso. Tuttavia, pur essendo un esame che eseguono in molti, solo pochi lo sanno fare bene secondo i dettami delle linee guida internazionali. Da qua l’importanza di eseguirla direttamente con un endocrinologo specializzato anche in ecografia tiroidea.
Perché si consiglia di eseguire un’ecografia della tiroide con uno specialista in endocrinologia?
Oggigiorno l’ecografia della tiroide può essere eseguita da specialisti in radiologia, ginecologia ed ostetricia, medici di base ed ecografisti, anche se sottoporsi all’esame con un endocrinologo ecografista, quindi con uno specialista in patologie tiroidee, può offrire al paziente miglior qualità nella procedura diagnostica. Si tratta infatti della figura professionale più adatta ad eseguire un’ecografia tiroidea poiché ha maggiore conoscenza della fisiologia e fisiopatologia della ghiandola tiroide.
Inoltre, lo specialista endocrinologo, normalmente esegue solo ecografie alla tiroide e al collo, ragion per cui può garantire al paziente una maggior esperienza nel campo della diagnostica del collo. In base al numero delle lesioni nodulari e delle dimensioni della ghiandola tiroidea, l’ecografia permette di stabilire alcune caratteristiche ecografiche come il nodulo tiroideo singolo o il gozzo multinodulare.
Per ciascun nodulo è possibile utilizzare diversi sistemi classificativi di stratificazione del rischio (ACCE/AME/2016, TIRADS, EU-TIRADS) attualmente disponibili a livello internazionale, che consentono di stratificare il rischio di malignità dei noduli tiroidei e che quindi aiutano ad identificare i noduli più sospetti da sottoporre ad agoaspirato.