Correlazione tra emozioni e salute
Che emozioni, pensieri e relazioni si colleghino alla salute fisica lo dicono già vari studi epidemiologici e sociali che ad esempio hanno dimostrato come le persone separate o divorziate abbiano un'incidenza più elevata di malattie rispetto ai coniugati e una maggiore mortalità per malattie infettive.
Il sentimento di solitudine è apparso collegato con una carente funzione immunitaria; d'altro canto, le relazioni sociali percepite positive e di sostegno hanno effetti benefici su diverse malattie acute e croniche, sull’esito di gravidanze, la possibilità di incidenti o suicidi, la morte per varie cause e il comportamento durante le malattie
Il Sistema Nervoso Vegetativo o Autonomo (SNA)
Il Sistema Nervoso Vegetativo (SNV) è la parte del sistema nervoso che controlla le funzioni vitali del corpo, come la digestione, la respirazione, il battito cardiaco ecc. Innerva vasi, tessuti e organi interni, è anche chiamato Sistema Nervoso Autonomo perché funziona senza l'intervento della coscienza e della volontà. I Centri nervosi che governano le emozioni sono strettamente connessi al SNV e le emozioni pertanto influiscono sul funzionamento del corpo, come anche l’esperienza quotidiana ci insegna. Esse entrano a far parte anche degli stati di stress.
Lo stress come risposta adattativa
La reazione di stress può essere quell’anello che collega le emozioni con manifestazioni somatiche patologiche. Secondo l’ISS lo stress è la risposta psicologica e fisiologica che l'organismo mette in atto nei confronti di compiti, difficoltà o eventi della vita valutati come eccessivi o pericolosi. Comporta una attivazione emotiva ed una reazione ormonale che devono aiutare l’organismo a superare la difficoltà che si è presentata.
Nella valutazione della difficoltà ovviamente la soggettività gioca un ruolo importante. La risposta di stress tuttavia, non sempre riesce a riportare l’organismo alla condizione di equilibrio preesistente e le modificazioni indotte possono dare luogo o favorire il manifestarsi di condizioni di interesse medico, particolarmente se si instaura uno stress cronico. Ecco quindi che è possibile che si instauri una catena che collega evento stressante - stato emotivo - reazione fisiologica con la condizione medica, catena che pertanto si avvantaggia anche di rimedi psicologici, quando la componente emotiva è rilevante.
Emozioni e coscienza
Le emozioni sono sempre chiare nelle loro componenti di pensiero, nei motivi che le hanno indotte? A volte possiamo essere tristi o imbarazzati senza sapere bene perché e può capitare di doverci domandare cosa presumibilmente ci ha dato fastidio in una situazione. Ancora, possiamo cercare di reprimere le emozioni e non adottare comportamenti in base ad esse a causa di una valutazione di opportunità, possiamo quasi dimenticare un’emozione o sottovalutarla. Ovviamente i meccanismi neurochimici mediati dal SNV e innescati dalle emozioni restano al di fuori della coscienza. Tutto ciò rende il collegamento tra stato emotivo cronico, reazione fisiologica e condizione medica oscuro, ma non per questo meno reale.
Si è visto che il rischio di incorrere in disturbi psicosomatici è maggiore quando lo stimolo stressante non arriva alla coscienza, quando è cronico o non evitabile e quando non si ha la possibilità di mettere in atto un comportamento, anche verbale, che neutralizzi l’attivazione emotiva.
Relazioni mente-corpo
Nella classificazione internazionale dei vari disturbi è inclusa la categoria dei Fattori Psicologici che influenzano altre Condizioni Mediche dove è implicito il rimando agli stati emotivi. Alla luce di quanto detto sulla reazione di stress, sul SNV e sui processi coscienti, le Condizioni Mediche in questione possono essere diverse: infezioni respiratorie, ipertensione, asma, orticaria, neoplasie ecc. In questi casi un intervento dello psicologo sui predetti Fattori Psicologici o meglio Psicoemotivi, è specifico per sbloccare o aiutare la terapia medica. Poiché tali fattori possono restare misconosciuti al paziente, una consulenza psicologica sarebbe consigliabile anche in assenza della percezione di uno stato di stress cronico da parte dell’individuo.
Bibliografia
P. Pancheri, Stress, emozioni, malattia, Mondadori ed., 1980
L. Solano, Tra mente e corpo, Cortina ed., 2001