Ernie discali: come intervenire?
Si parla di ernia del disco quando si manifesta una dislocazione del nucleo polposo attraverso una rottura del disco, determinando compressione del midollo spinale o delle radici nervose. Approfondiamo l'argomento in questo articolo con il Dott. Carmelo Riolo, esperto in Neurochirurgia a Catania
Cos’è l’ernia del disco?
Il disco intervertebrale è una struttura fibrocartilaginea che si trova posizionato all’interno della colonna vertebrale, tra una vertebra e l’altra, e funge da cuscinetto ammortizzatore durante i movimenti della colonna.
È formato da una parte centrale e gelatinosa, il nucleo polposo, e da una parte periferica a strati concentrici, ovvero l’anello fibroso, il quale ha lo scopo di contenere il nucleo polposo e di mantenere i rapporti anatomici tra le vertebre.
Sintomi delle ernie discali
Tra i sintomi delle ernie discali sono inclusi:
- La lombosciatalgia;
- La cervicobrachialgia;
- Disturbi di forza e/o sensibilità degli arti;
- Paralisi di alcuni movimenti (nei casi più gravi);
- Disturbi sfinterici, come incapacità di urinare e/o defecare spontaneamente.
Trattamento delle ernie discali
Il trattamento delle ernie discali dipende dalla gravità dei sintomi e dalle caratteristiche dell’ernia, nonché dalla storia clinica del paziente.
Il nostro approccio è sempre in prima battuta un approccio medico, basato quindi sulla cura con farmaci antidolorifici e anti-infiammatori, il riposo e, in certi casi, infiltrazioni a base di cortisonici e analgesici.
Nei casi più gravi o in caso di fallimento delle terapie suddette, può essere necessario l’intervento chirurgico.
Intervento chirurgico delle ernie discali
Per quanto riguarda l’intervento chirurgico delle ernie discali, diverse sono le tecniche chirurgiche utilizzate, esse possono essere divise in due categorie:
- Microdiscectromia: questo intervento prevede una piccola incisione, di 2-4 cm, attraverso cui il chirurgo accede alla colonna vertebrale e, con l’aiuto di un microscopio, rimuove l’ernia e il materiale compressivo. Il tasso di successo è molto elevato e il recupero postoperatorio abbastanza rapido (ricovero ospedaliero è di solito di 1-2 giorni);
- Laminectomia o laminotomia: si tratta di un intervento più invasivo eseguito in particolare con ernie del disco più estese o quando vi è una maggiore quantità di tessuto osseo da rimuovere. Questa operazione consiste nella rimozione di una porzione di lamina vertrebale. Il postoperatorio in questo caso richiede un periodo di recupero più lungo e il ricovero ospedaliero è solitamente di 3-5 giorni.
Periodo postoperatorio
Durante il periodo di riposo postoperatorio il paziente dovrebbe limitare i movimenti per evitare complicazioni e la formazione di coaguli. Successivamente, sarà necessario avviare il paziente a un programma di fisioterapia per ristabilire la mobilità nella zona operata. Il tempo di recupero varia a seconda della gravità dell’ernia ma, generalmente, il paziente può riprendere le normali attività dopo alcune settimane.