Fibromialgia: quali sono le cause?
Con il termine “fibromialgia” s’intende una malattia dolorosa cronica dei tessuti molli con stanchezza e rigidità, e senso di debolezza. Se però cerchiamo informazioni su internet, ci troveremo di fronte a notizie contrastanti, soprattutto per ciò che riguarda l’eziopatogenesi, ossia lo studio delle cause di una determinata malattia e in che modo ne determinano l’insorgenza. La Prof.ssa Maria Sicuteri Nicolodi, specialista in Neurologia e ricercatore nell’area della Fisopatologia e Neurobiochimica del Dolore, ci aiuta a fare chiarezza
Definizione di fibromialgia
Il nome originario derivava dal greco e fu attribuito qui in Italia con il termine “panalgesia”, ossia dolore (iperalegesia) in tutto il corpo.
Il termine “fibromialgia”, più esattamente “fibromialgia primaria”, fu coniato in USA perché allora pareva di più semplice comprensione: erano gli anni ‘60 del 1900.
Questa malattia venne individuata proprio lì dal mio, dal nostro gruppo di ricerca. Le caratteristiche di questo dolore sono sempre e vieppiù state confermate dalle ricerche.
Si tratta di un disordine cronico caratterizzato da un dolore centrale di tipo neurogeno, quindi con le caratteristiche di iperalgesia (come diceva il nome originale) e allodinia, che coinvolge appunto tutto il corpo (sempre come diceva il nome originale).
Viene definita sindrome perché vi sono altre caratteristiche oltre il dolore: in parte la già detta astenia, ma anche l’insonnia e alcuni problemi di memoria; colite e gastrite che si presentano molto frequentemente.
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Quali sono le cause della fibromialgia?
Possiamo dire che l’insorgenza della fibromialgia è correlata a diversi fattori:
- Alterazione del sistema della serotonina: a tal proposito, va ricordato che nell’animale di laboratorio si può riprodurre, in modo reversibile, la patologia dolorosa della sindrome fibromialgica, inibendo la sintesi della serotonina;
- Attivazione di una cascata di neurotrasmettitori, in altre parole gli aminoacidi eccitatori e l’ubiquitario nitrossido, che giocano un ruolo preciso nella genesi di segni specifici caratteristici dell’organismo durante il sofferente stato di fibromialgia; segni che sono testimoni di una “sensibilizzazione estrema”, nota per essere comandata appunto dagli aminoacidi eccitatori. Questi amminoacidi risultano essere i protagonisti della cronicizzazione di tutti i dolori neurogeni, e che troviamo quindi protagonisti anche nelle forme croniche di cefalea.
Queste alterazioni neurobiochimiche, peculiari della fibromialgia, si riflettono sulla disfunzione di sistemi importanti per l’equilibrio vitale, come per esempio l’asse HPA, cioè l’asse ipotalamo-ipofisi-surrene.
L’asse HPA si sa essere coinvolto nella risposta allo stress dell’intero organismo, e quindi a tutte le variazioni dell’ambiente. Ecco, quindi, che l’ambiente modifica l’essere uomo ammalandolo o sanandolo.
Uno dei principali “difetti” che danno origine alle patologie correlate a stress, ambientale o psicofisico, sembra essere la metilazione; processo per cui un gruppo metile va a “fare da ingombro”, a “zittire” o “calmare” una zona critica del DNA. Critica per lo stress subito. Quindi, la metilazione è un meccanismo estremamente rilevante quando si considerano le malattie non come entità isolate, ma come problemi di un essere vivente esposto alle aggressioni dell'ambiente.
Vorrei notare a questo punto che il nostro gruppo di ricerca ha dimostrato che la metilazione è un processo particolarmente fragile in soggetti affetti da dolore primario, cioè a dire da cefalea e fibromialgia primaria.
Fattori che invece modulano, alterano la possibilità di esprimersi dei geni ma non alterano la sequenza genetica (come fanno invece le radiazioni atomiche) si dicono fattori epigenetici.
I fattori epigenetici si compendiano in:
- Fattori ambientali: polluzione, inquinamento delle acque.
- Fattori psicofisici: stress, depressione, ambienti di vita.
I fattori di stress ambientale e psicofisico peggiorano la fibromialgia, così come sanno fare con tutte le malattie, in specie con quelle di ordine neurologico.
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