Fissazione strumentata per la spondilolistesi: tutto quello che c’è da sapere!
La fissazione strumentata è una tecnica chirurgica utilizzata per trattare la spondilolistesi, una condizione caratterizzata dallo scivolamento di una vertebra rispetto all'altra. Questo intervento è indicato quando i trattamenti conservativi, come la ginnastica posturale, la fisioterapia strumentale (come la tecar) o le terapie infiltrative (come l’ozono), non risultano efficaci
Di cosa si tratta?
La fissazione strumentata è un intervento chirurgico che mira a stabilizzare la colonna vertebrale e, se necessario, risolvere la compressione delle strutture nervose. Durante l'operazione, vengono utilizzati elementi di sintesi realizzati con materiali avanzati, come viti peduncolari e barre di titanio, per ristabilire l’allineamento corretto delle vertebre interessate e permetterne la fusione. Il chirurgo è guidato da un neuronavigatore, una sorta di "GPS" che fornisce una mappa anatomica precisa delle strutture coinvolte.
A chi è destinato questo trattamento?
La fissazione strumentata è indicata per diversi tipi di spondilolistesi, a seconda della causa e della gravità della condizione. Ecco le principali situazioni in cui questo intervento chirurgico può essere necessario:
- Spondilolistesi degenerative con instabilità lombare e sintomi di compressione nervosa.
- Spondilolistesi malformative che non rispondono ai trattamenti conservativi.
- Spondilolistesi di origine traumatica.
L’età e il grado di severità della spondilolistesi vengono valutati caso per caso, così come la presenza di altre patologie concomitanti.
Qual è il percorso ospedaliero?
L’intervento di fissazione strumentata deve essere eseguito in centri di alta specializzazione da chirurghi spinali esperti. Si svolge in anestesia generale e può essere eseguito con tecniche differenti, mini invasive o classiche.
La fissazione si esegue per via posteriore (PLIF/TLIF) o per via anteriore con piccole incisioni (ALIX/XLIF). La degenza ospedaliera varia a seconda della complessità del caso, ma generalmente si aggira intorno ai 2 giorni.
Quali sono i principali benefici del trattamento?
- Elevata efficacia: studi mostrano percentuali di successo tra l'80% e il 96%.
- Precisione: l’uso del neuronavigatore riduce il rischio di complicanze, garantendo un posizionamento accurato delle viti peduncolari.
Quali sono le possibili complicanze?
- Rischi operatori e post-operatori: come in ogni intervento chirurgico, possono verificarsi complicanze come infezioni, ematomi, o problemi di guarigione delle ferite.
- Dolore post-operatorio: sebbene l'intervento sia eseguito in anestesia generale, il paziente può avvertire dolore nel periodo post-operatorio che viene trattato con i farmaci analgesici.
Cosa fare dopo l’intervento?
Dopo l'intervento, è importante rispettare le visite di controllo a 1-3 mesi per verificare l'evoluzione favorevole e la completa fusione delle vertebre. Dopo alcune settimane può essere utile la riabilitazione fisioterapica per:
- Accelerare la risoluzione del dolore.
- Favorire il recupero funzionale.
- Prevenire complicanze e ricadute.
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La fissazione strumentata rappresenta una soluzione efficace per molti pazienti con spondilolistesi, offrendo la possibilità di migliorare significativamente la qualità della vita. Consultare uno specialista qualificato è il primo passo per valutare la necessità e l’idoneità a questo tipo di intervento.