Focus sulla tiroide: funzioni essenziali e approcci terapeutici
La tiroide svolge un ruolo cruciale nel regolare il metabolismo e nel favorire la crescita e lo sviluppo del sistema nervoso. Sebbene la sua assenza possa essere gestita efficacemente con farmaci sostitutivi, è importante comprendere i rischi legati ai tumori tiroidei. Introduce l’argomento il Prof. Giovanni Battista Grassi
Quanto è importante la tiroide? Cos’è la tiroide? Quali funzione svolge?
La tiroide è un piccolo organo situato nella parte anteriore del collo. Serve a regolare il nostro metabolismo ed è essenziale per la crescita e per lo sviluppo del nostro sistema nervoso. Si può tuttavia vivere bene anche senza la tiroide, grazie ai farmaci a nostra disposizione che sostituiscono completamente le sue funzioni.
Perché si forma un tumore alla tiroide? Quali sono le cause? È possibile prevenire i fattori di rischio?
Le cause dei tumori della tiroide non sono note; tuttavia, essi sono più frequenti se, soprattutto durante l’infanzia, il nostro organismo è stato esposto a radiazioni ionizzanti. È inoltre palese una predisposizione familiare (genitori, fratelli). L’unico fattore di rischio noto e su cui si può effettuare prevenzione è costituito dalle radiazioni ionizzanti.
Come si manifesta? Quali sono i sintomi? A quali esami ci si deve sottoporre per avere una corretta diagnosi?
La presenza di un nodulo alla base del collo, che i pazienti notano spesso per puro caso, è nella maggior parte dei casi l’unico segno di un tumore della tiroide; va detto però che non tutti i noduli della tiroide sono tumori; anzi, il più delle volte si tratta di noduli benigni. In altri casi, la diagnosi viene posta durante un esame ecografico del collo (eseguito per un nodulo della tiroide o per altre ragioni, ed in tal caso si tratta di un riscontro casuale). In rarissimi casi, e soprattutto quando il tumore cresce in prossimità dei nervi laringei, l’unico sintomo è costituito da una raucedine persistente, sintomo che non andrebbe mai sottovalutato e sottoposto senza indugio all’attenzione di uno specialista otorinolaringoiatra.
Per la diagnosi è essenziale l’esame ecografico (TC e RM non sono superiori in termini di affidabilità). L’altro esame cardine per la diagnosi è l’esame citologico mediante agoaspirato ecoguidato.
Non vi sono, al momento, esami del sangue che possano consentirci di diagnosticare un tumore della tiroide, ad eccezione di un anomalo aumento dei valori di CEA e Calcitonina che possono far sospettare la presenza di un tumore midollare della tiroide.
Quali trattamenti vengono impiegati?
Il trattamento dei tumori della tiroide è chirurgico. Il più delle volte è sufficiente asportare la sola tiroide ma, in alcuni casi, è necessario rimuovere anche i linfonodi del collo in modo da ottenere il miglior controllo possibile sulla malattia. L’intervento chirurgico può essere eseguito in modo tradizionale o con tecniche mininvasive (MIVAT, TOETVA, Robotica).
Ottenuto l’esame istologico, può essere necessario proseguire la cura della malattia attraverso la somministrazione di iodio radioattivo per via orale (cosiddetta radioterapia metabolica).
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Quando è necessario intervenire chirurgicamente? Tutti possono sottoporsi all’intervento?
Si deve intervenire chirurgicamente in tutti i casi in cui la diagnosi di tumore della tiroide sia stata accertata (ecografia ed esame citologico).
In linea di massima, tutti i pazienti sono candidabili ad intervento chirurgico. In casi selezionati ed in presenza di gravi patologie preesistenti che rendano l’intervento chirurgico e l’anestesia particolarmente rischiosi, si può prendere in considerazione la stretta sorveglianza ecografica (soprattutto per neoplasie di dimensioni inferiori al centimetro) e la termoablazione ecoguidata della lesione tumorale (con laser o radiofrequenza).