Gestire e monitorare la celiachia: parola all’esperto!
La celiachia è una condizione complessa e multifattoriale che richiede un'analisi approfondita per comprenderne appieno le implicazioni. In questa guida completa, esploreremo la celiachia in dettaglio, con il prezioso contributo del Dott. Gaetano Cristian Morreale, specialista in Gastroenterologia, Epatologia ed Endoscopia Digestiva presso l’Ospedale di Sant’Elia di Caltanissetta, ed esperto nella gestione di questa patologia
Che cos’è la celiachia?
La celiachia è un'enteropatia autoimmune permanente, innescata dall'ingestione di glutine, una proteina presente in cereali come frumento, avena, farro, kamut, orzo, segale, spelta e triticale. La peculiarità della celiachia è la sua natura autoimmune, dove il sistema immunitario attacca erroneamente il tessuto intestinale in risposta al glutine. Questo danneggia le piccole protrusioni a forma di dita chiamate villi nell'intestino tenue, compromettendo l'assorbimento dei nutrienti.
Quali sono i sintomi?
I sintomi della celiachia possono variare notevolmente da individuo a individuo e possono includere disturbi intestinali come diarrea, gonfiore addominale e malassorbimento dei nutrienti, portando a stanchezza cronica, anemia, perdita di peso e dermatite erpetiforme. È interessante notare che la presentazione della malattia può variare nel tempo e alcuni pazienti possono essere asintomatici.
Quali sono le cause?
La celiachia è il risultato di una complessa interazione tra fattori genetici e ambientali. La presenza di determinati geni, come HLA-DQ2 e HLA-DQ8, aumenta la predisposizione alla celiachia, ma non tutti coloro che hanno questi geni svilupperanno la malattia. Si ritiene che altri fattori, come lo stress, l'esposizione precoce al glutine e le infezioni intestinali, possano contribuire allo sviluppo della celiachia.
Come si realizza la diagnosi?
La diagnosi della celiachia richiede una serie di accertamenti clinici. Gli esami di laboratorio, come la ricerca di anticorpi anti-transglutaminasi IgA e IgG e anti-endomisio (EMA), insieme alla biopsia della mucosa duodenale durante una gastrosduodenoscopia, sono fondamentali per confermare la diagnosi. È importante sottolineare che la diagnosi deve essere effettuata mentre il paziente assume una dieta contenente glutine per evitare falsi negativi.
Terapia e gestione della celiachia
Attualmente, la terapia più efficace per la celiachia è una rigorosa dieta senza glutine. Ciò significa eliminare completamente dalla propria alimentazione tutti gli alimenti che contengono anche tracce di glutine, come pane, pasta, dolci, birra e biscotti. Fortunatamente, oggi esistono numerosi prodotti senza glutine disponibili sul mercato che consentono ai pazienti di godere di una dieta equilibrata e varia.
Accertamenti e monitoraggio
Dopo la diagnosi, è importante sottoporsi a controlli regolari per monitorare l'aderenza alla dieta e identificare eventuali complicanze. Si consiglia di eseguire un primo controllo a 6 mesi dalla diagnosi e successivamente ogni 1-2 anni presso un centro specializzato nella gestione della celiachia. Durante questi controlli, saranno valutati anche eventuali sintomi o segni di altre condizioni autoimmuni associate, come la tiroidite autoimmune di Hashimoto.
Consigli pratici
Per gestire efficacemente la celiachia nel quotidiano, è importante prestare attenzione agli ingredienti dei cibi confezionati e evitare la contaminazione incrociata durante la preparazione dei pasti. Utilizzare utensili separati per la preparazione di cibi senza glutine e fare attenzione quando si mangia al ristorante, chiedendo sempre informazioni sulle pratiche di preparazione e cottura dei cibi.
Il Dott. Morreale raccomanda ai pazienti affetti da celiachia di prestare sempre attenzione agli ingredienti dei cibi confezionati, evitando addensanti, emulsionanti, stabilizzanti, proteine vegetali, amidi controindicati e altri composti che potrebbero contenere glutine. Inoltre, suggerisce di utilizzare esclusivamente prodotti dietetici privi di glutine, contrassegnati dal simbolo della spiga sbarrata, e di fare attenzione anche durante la preparazione dei cibi, evitando l'utilizzo di utensili che potrebbero essere stati a contatto con alimenti contenenti glutine. Al ristorante, è consigliabile chiedere informazioni sul processo di preparazione dei cibi alla griglia, per evitare contaminazioni accidentali. Seguire attentamente questi consigli può contribuire a una gestione efficace della malattia celiaca e al controllo dei sintomi.
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In conclusione, la celiachia è una malattia autoimmune complessa che richiede un approccio multidisciplinare per la diagnosi, la gestione e il monitoraggio. Con una dieta appropriata e una buona gestione, i pazienti celiaci possono condurre una vita sana e soddisfacente.