HPV oncogeni: quali sono e cosa causano?
Come anticipato nel precedente articolo, il virus del papilloma virus ha più genomi distinti e tra questi ce ne sono 14 (16, 18, 31, 33, 35, 39, 45, 51, 52, 56, 58, 59, 66, 68) che sono virus oncogeni, ossia sono in grado di causare tumori maligni al collo dell’utero, a vagina, vulva, ano e orofaringe. La comparsa di tumori maligni è però un evento raro, in quanto la maggior parte delle lesioni causate dal virus possono essere individuate molto precocemente ed eventualmente rimosse in modo da evitare che possano progredire a tumore. Dei HPV oncologeni ce ne parla la Dott.ssa Elena Rosita Casolati, specializzata in Ginecologia
Come si fa la diagnosi?
Le lesioni sono asintomatiche e quindi è necessario effettuare periodicamente degli esami diagnostici, detti esami di screening. Il più comune è il pap test, che raccoglie tramite una spatola di legno e un piccolo spazzolino cellule dal collo dell’utero che vengono poi inviate in laboratorio per essere esaminate. Se il risultato è normale, i controlli successivi possono essere eseguiti a intervalli di 3 anni.
L’altro test diagnostico è la ricerca del papilloma virus (HPV) a rischio oncogeno, di cui è possibile anche identificare il genotipo. Se il test è negativo i controlli potranno essere effettuati ogni 3 anni.
Attualmente il test HPV viene utilizzato come test di screening a partire dai 30 anni, in sostituzione del pap test che invece rimane il test di screening nelle donne più giovani. L’esecuzione dello screening deve cominciare a partire dai 25 anni, indipendentemente dall’età in cui sono iniziati i rapporti sessuali.
Se invece il pap test dà un risultato anormale o è stata evidenziata la presenza di un HPV oncogeno sarà necessario eseguire una colposcopia (il colposcopio è un microscopio che viene posizionato di fronte alla regione genitale e permette di vedere ingrandito il collo dell’utero che viene visualizzato tramite lo speculum) per eventualmente eseguire una biopsia che verrà esaminata in laboratorio (esame istologico).
Se dalla biopsia risulta una lesione lieve (CIN1), sarà sufficiente fare controlli annuali perché molte CIN1 regrediscono senza trattamento; se invece la lesione è di alto grado (CIN2-3) dovrà essere asportata (escissione). La procedura escissionale (LEEP) viene di regola eseguita in ambulatorio, in anestesia locale. Nella maggior parte dei casi l’asportazione della lesione è il trattamento definitivo, cui seguiranno controlli ravvicinati per 2-3 anni.
TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE: Il tumore della cervice uterina: la prevenzione contro il papilloma virus
Quali sono i fattori di rischio per le lesioni di alto grado e i tumori maligni causati dall’HPV?
Un numero elevato di partner sessuali, l’inizio precoce dell’attività sessuale, la persistenza del virus HPV per un periodo lungo, uno stato di immunodepressione congenita o acquisita (infezione da HIV, trapianti d’organo, uso di farmaci immunosoppressori) oppure il consumo di tabacco sono alcuni dei fattori di rischio.
Esiste una prevenzione?
Da molti anni esiste un vaccino contro l’HPV che protegge dai virus 6, 11, 16, 18, 31, 33, 45, 51 e 53, ed è quindi detto nonavalente.
L’efficacia del vaccino è altissima, con una protezione nel 97% dei casi e che dura tutta la vita. Inoltre, nei soggetti che sono stati trattati per una lesione di alto grado la vaccinazione al trattamento o al massimo entro un anno riduce il rischio di recidiva dell’80%
Il vaccino è gratuito per tutte le ragazze e i ragazzi dagli 11 ai 18 anni, e può essere anche eseguito, sempre gratuitamente, alle ragazze che non lo hanno eseguito prima in occasione del primo pap test a 25 anni.
Sono previste 2 dosi a partire dagli 11 anni e 3 dosi dopo i 15 anni. Il vaccino è inoltre gratuito per tutte le donne che sono state trattate per un CIN2-3 indipendentemente dall’età ed entro un anno dal trattamento, e per le donne HIV positive.
Il vaccino è inoltre raccomandato a tutte le donne che non sono state vaccinate da adolescenti o a 25 anni, fino ai 45 anni di età. In tal caso il vaccino non è gratuito ma ha un costo molto contenuto e può essere effettuato in qualsiasi centro vaccinale.
Conosci più da vicino la Dott.ssa Elena Rosita Casolati guardando il suo video di presentazione!