ICSI: risultati ed eventuali rischi
Dopo aver spiegato che cos’è l’ICSI e come viene eseguita, il Prof. Claudio Manna, esperto in Ginecologia e Ostetricia e specialista in Fecondazione Assistita, ci illustra quali possono essere i risultati e quali sono i possibili rischi
Risultati dell’ICSI
I risultati dell’ICSI sono legati a molti fattori ed in particolare all’età della donna, perché questo fattore condiziona molto la qualità degli ovociti.
Altri fattori importanti per il risultato sono:
- la riserva ovarica e i precedenti fallimenti delle coppie
- la qualità del centro che esegue le procedure
- il grado di personalizzazione attuato
In Italia la percentuale di gravidanze che esitano in nascite di bambini per pick-up è stata nel 2019 dell’11,2 % con gli embrioni “a fresco”, ossia non crioconservati, con età media di 36-38 anni, e del 4,7% per le donne con età superiore ai 40 anni (Registro PMA presso l’ISS).
Tuttavia, i risultati possono essere molto variabili da centro a centro. Purtroppo, i risultati dei centri in Italia sono pubblicati in modo aggregato dall’Istituto Superiore di Sanità per cui non è possibile conoscerli singolarmente.
I dati dei centri americani dove è possibile verificare i risultati centro per centro dimostrano una grande variabilità.
Nel centro Biofertility nel 2019 i parti per pick-up sono stati il 25% e quelli in donne con età superiore ai 40 il 10%. È probabile che sui risultati finali di un centro conti molto la personalizzazione dei trattamenti.
Eventuali rischi
I rischi dell’ICSI sono scarsi. Rispetto alla Fivet e solo nei casi andrologici più gravi si è registrato un lieve aumento nei figli maschi di problemi andrologici.
L’iperstimolazione, ossia un ingrossamento delle ovaie con dolori addominali e la formazione di liquido in addome, può capitare in una percentuale limitata dei casi. Tuttavia, un attento monitoraggio, farmaci adeguati e la crioconservazione degli embrioni per rimandare il transfer, possono prevenirla.
Le infezioni o le emorragie sono rarissime.
Le gravidanze da PMA sono a maggior rischio di parto prematuro e di altri problemi ostetrici, soprattutto in caso di gemellarità.
Comunque secondo le grandi statistiche mondiali, da decenni non si è manifestato un maggior aumento di tumori per chi si sottopone all’ICSI anche più di una volta.