Il biofeedback: il controllo delle onde celebrali per migliorare la nostra vita e la nostra salute
Il biofeedback è una tecnica attraverso la quale è possibile allenare il controllo delle onde celebrali e quindi modificare a nostro piacimento le nostre sensazioni. I suoi benefici sono utili in diversi ambiti medici, non solo nella psicologia.
I vantaggi del biofeedback in oncologia
Nell’ambito oncologico i vantaggi della bioinformatica sono stati ampiamente dimostrati. The National Cancer Insitute, centro statunitense specializzato in oncologia, considera il biofeedback applicato all’apprendimento del rilassamento, dell’immaginazione indotta e della meditazione una strategia terapeutica complementare indiscutibilmente efficace.
Oggi sappiamo che un cervello rilassato riduce al minimo il logoramento fisico e psicologico che comporta l’affrontare situazioni stressanti. Infatti è dimostrato che aumenta e migliora la capacità del nostro sistema immunologico, che facilita la liberazione di endorfine e encefaline che aiutano a controllare il dolore e che riduce gli effetti spiacevoli derivanti dalle terapie oncologiche.
Combattere l’ansia attraverso il biofeedback
L’utilizzo del biofeedback risulta di grande utilità in tutte quelle patologie in cui il fattore ansia e la reazione allo stress giocano un ruolo determinante all’inizio o durante il corso della malattia. A volte infatti questi disturbi collaterali interferiscono con l’efficacia di un buon trattamento medico, diminuiscono la qualità della vita e complicano il recupero della salute.
A livello psicologico i benefici dell’applicazione del biofeedback sono evidenti. Il rilassamento dell’attività celebrale favorisce la fiducia in se stessi e l’autostima, migliora la conoscenza di se stessi, aumenta la capacità di risolvere problemi e aiuta a prendere delle decisioni.
I 5 tipi di onde celebrali predominanti
1) Le onde Beta, tipiche della fase vigile, fluttuano tra i 12 e i 30 Hertz. Si possono distinguere tre tipi di frequenze di onde Beta: una frequenza bassa associata a un’attenzione rilassata, una media con un’attenzione più vigile e una alta, relazionata a stati di tensione e ansia che può provocare alterazioni psicosomatiche. Le onde Beta sono quelle che attuano normalmente durante le nostre attività quotidiane.
2) Le onde Alfa, tra i 7 e i 12 Hertz, producono uno stato ideale di coscienza in cui il nostro potenziale migliora considerevolmente. Si associano alla creatività, alla lucidità, alla memoria, alla concentrazione e al rilassamento mentale e fisico.
3) Le onde Gamma, con una frequenza oltre i 40 Hertz, producono ansia esagerata, perdita di controllo, aggressività e panico.
4) Le onde Theta, da 3 a 7 Hertz corrispondono ad uno stato di rilassamento che raggiunge la meditazione profonda e lo stato contemplativo.
5) Infine le onde Delta, tra i 0,5 e i 3 Hertz, si associano al sonno profondo e alla ristrutturazione fisica e mentale. È dimostrato che in questi livelli di attività celebrale le funzioni immunitarie migliorano notevolmente.
Come disse Muse-Dana: “ciò che consuma non è la tensione ma la mancanza di rilassamento”.
Articolo redatto con la collaborazione della Dottoressa Emma Barthe.