Il Fuoco di Sant'Antonio (Herpes Zoster)
Il Fuoco di Sant'Antonio, noto anche come Herpes Zoster, è una condizione che colpisce soprattutto gli anziani e si manifesta con un improvviso e intenso bruciore lungo una striscia del torace, dell'addome o in una parte del viso, come la fronte, l'orbita o la tempia. Il dolore è accompagnato da un arrossamento della pelle e la comparsa di piccole bolle che inizialmente contengono liquido e successivamente pus. Il termine medico per questa malattia virale, causata dal virus Varicella Zoster, è Herpes Zoster.
In questo primo articolo dei due dedicati al Fuoco di Sant'Antonio, approfondiamo con il Dott. Marco La Grua, esperto in Terapia del dolore, i sintomi e l'evoluzione di questa condizione
Di cosa si tratta?
Il virus Varicella Zoster è responsabile anche di un'altra malattia comune dell'infanzia, la Varicella. Mentre la Varicella guarisce spontaneamente durante l'infanzia, il virus rimane inattivo nelle fibre nervose per molti anni e può riattivarsi in età adulta o anziana, approfittando di una riduzione delle difese dell'organismo causata da malattie intercorrenti o stati di stress. Questa riattivazione del virus provoca l'insorgenza dell'Herpes Zoster, noto anche come Fuoco di Sant'Antonio. È importante sottolineare che, sebbene inizialmente si presenti come una malattia dermatologica, il danno più significativo si verifica a livello delle fibre nervose.
Sintomi dell’Herpes Zoster
La malattia, oltre al bruciore, all'arrossamento e alle bolle, di solito non causa altri problemi. Il dolore, spesso intenso e insopportabile, inizia a diminuire dopo alcuni giorni. Le lesioni cutanee guariscono formando croste che poi scompaiono, ma possono lasciare alterazioni nel colore della pelle o piccole cicatrici.
Evoluzione della malattia
Tuttavia, in alcuni casi, soprattutto negli anziani, l'evoluzione della malattia può non essere favorevole. Mentre le lesioni cutanee guariscono in poche settimane, il dolore può persistere per mesi prima di diminuire gradualmente e scomparire. In casi ancora meno fortunati, il dolore può protrarsi a lungo termine e il paziente può continuare a soffrirne anche molti anni dopo. Questa condizione è nota come "nevralgia post-herpetica" e, sebbene non metta a rischio la vita del paziente, può notevolmente compromettere la sua qualità di vita.