Il legame tra asse HPA e regolazione del sonno
L’asse HPA (ipotalamo-ipofisi-surrene) non determina di per sé il sonno e la veglia. In effetti, ci sono altre aree del nostro sistema nervoso centrale che dirigono sonno e veglia. Tuttavia, anche l’ipotalamo, che è il leader dell’HPA, ha un ruolo molto importante: quello di orologio biologico. I nostri ritmi sono legati a un orologio interno che è collocato proprio dentro il nostro ipotalamo. Da qui, durante l’intero giorno e notte, vengono inviati i corretti segnali per regolare le funzioni, funzioni che ovviamente includono il sonno e la veglia.
Se c’è un’attivazione importante o un’iperattività dell’HPA, bisogna tener conto che l’HPA rappresenta le “forze armate” del nostro essere e sopravvivere, che utilizza come munizioni adrenalina e cortisolo per darci la mobilitazione immediata dello zucchero (glicemia), aumentare la pressione del sangue e la frequenza del battito cardiaco, aumentare la veglia e metterci quindi in allarme. Il rientrare nei ritmi normali non è così scontato: difatti, si sa che eventi stressanti dovuti a ambiente familiare o a vita socio-culturale avversi in età infantile alterano l’HPA sino all’età adulta.
Se l’alterazione è profonda, possiamo diventare individui fragili: quelli con un cattivo funzionamento dell’HPA o con un’iperattività dell’HPA, il che si traduce in uno stato “interno” di lotta permanente che non conosce riposo o tregua. Ovviamente il ciclo sonno/veglia, in questa condizione d’allarme permanente, salta. La controprova è stata data da uno studio del 2020 in cui si è visto come durante il sonno profondo l’HPA restasse “silenziato”.
Qual è il ruolo del cortisolo nell’HPA?
La funzione palese dell’HPA è quella di funzionare come se fosse le nostre “forze armate” in tutti i casi in cui si deve sopravvivere o comunque dare una risposta a condizioni che non sono vantaggiose. Condizioni che possono variare da quelle del soggetto sotto esame a condizioni emotive-sociali svantaggiose, dolore cronico, inquinamento dell’aria o delle acque. Le munizioni con cui combatte l’HPA sono in prima battuta rappresentate da adrenalina e cortisolo, generalmente conosciuto come ormone dello stress.
Il cortisolo, insieme all’adrenalina, fa alzare la glicemia, il colesterolo, la pressione sanguigna, fa diminuire l’infiammazione da traumi e patogeni, ma non aumenta per nulla le difese immunitarie. Insomma, è un trattamento naturale del sintomo infiammazione, ma non lo cura per nulla, lo allevia (azione palliativa). Il cortisolo viene “costruito” a partire dal colesterolo ed è molto simile al cortisone. Il cortisolo, insieme agli ormoni sessuali, come ad esempio il testosterone, ha una funzione adattogena per l’HPA. Adattogena significa che determina un tipo globale di reazione allo stress.
Consulta il sito della Fondazione Sicuteri Nicolodi per saperne di più
Il testosterone, che è prodotto dallo stesso organo, il surrene, che produce il cortisolo e l’adrenalina – anche dalle donne – determina, nei maschi ma anche nelle femmine, una risposta di tipo dominante caratterizzata da alto controllo sociale e bassa aggressività. Si dice infatti che i “capi” reagiscono con carica di testosterone. Può sembrare strano, ma anche le donne producono testosterone, e un livello troppo basso di testosterone nelle donne può creare grossi problemi: poca concentrazione, depressione, fragilità ossea. Il cortisolo è l’ormone, nel comportamento animale, che caratterizza il profilo comportamentale dei “non dominanti”.
Nell’essere umano la situazione sembra più complessa: per esempio, è stato mostrato che ci sono livelli troppo alti di cortisolo in ragazzi con disturbi comportamentali all’inizio del loro disturbo; poi, il livello di cortisolo diventa anche eccessivamente basso se il disturbo socio-comportamentale dura lungo tempo. In poche parole, anche l’aggressività va a esaurirsi e si diventa da carnefici a vittime del problema originale. Questo a livello di comportamento, d’interazione sociale-affettiva. Dal punto di vista della salute degli organi, qualsiasi eccesso non è armonia e benessere ed è, nello stesso tempo, indice di patologie. In effetti, da molti anni abbiamo messo in luce come il cortisolo fosse alterato in condizione di dolore severo o cronico, sia nella cefalea che nella fibromialgia severe.
CONTINUA LA LETTURA NEL SEGUENTE ARTICOLO: HPA e esercizio fisico
ALCUNE RICERCHE DAL NOSTRO GRUPPO : HPA– Ipotalamo, Microbiota -Nutrizione, HPA- Lifestyle
Nicolodi M, Sicuteri F. Hypothalamic modulation of nociception and reproduction in cluster headache 13: 258-60, 1993 https://doi.org/10.1046/j.1468-2982.1993.13042
Nicolodi M, Sicuteri F. L-5-hydroxytryptophan can prevent nociceptive disorders in man. Adv Exp Med Biol. 1999; 467: 177-82. https://doi:10.1007/978-1-4615-4709-9_23
Nicolodi M, Cerboneischi M, Pinnaro MS, Di Puccio L, Sandoval V. Women with chronic headache and their gut microbiota https://www.sisc.it/upload/atti-congressuali-22-1.pdf
Nicolodi M, Taddei M, Fanfani F, Di Puccio Sicuteri L. Increased (18) fluorodoexyglucose uptake during new daily persistent headache associated with anxiety and depression https://www.sisc.it/upload/atti-congressuali-22-1.pdf
Nicolodi, M, Pinnaro MS, Di Puccio Sicuteri L. Hey kids! Lifestye and Habitat affect your fragile analgesia- Epidemiology 1992-2022 https://ihs-headache.org/wp-content/uploads/2023/09/IHC-2023-abstracts.pdf