Il ruolo dell'instillazione endovescicale nel trattamento del tumore della vescica
Il tumore della vescica rappresenta una sfida significativa nella pratica oncologica, richiedendo un approccio multifocale per il trattamento efficace e il mantenimento della qualità della vita del paziente. Durante il percorso di cura del tumore vescicale è frequente l’utilizzo dell'instillazione endovescicale, la quale si distingue come un metodo versatile e mirato per affrontare questa patologia. In questo articolo esploreremo insieme al Dott. Alberto Macchi, specialista in Urologia, che cos'è un'instillazione endovescicale e come questa procedura viene utilizzata nel trattamento del tumore della vescica.
Che cos'è un'instillazione endovescicale?
Un'instillazione endovescicale è una procedura medica che coinvolge l'introduzione di farmaci direttamente nella vescica attraverso un catetere. Questa tecnica offre un approccio mirato al trattamento del tumore della vescica, consentendo una somministrazione localizzata dei farmaci sul sito della malattia. Le sostanze utilizzate durante l'instillazione possono variare a seconda delle necessità terapeutiche del paziente, ma comunemente includono agenti chemioterapici, immunoterapici o analgesici.
Come funziona l'instillazione endovescicale?
La procedura di instillazione endovescicale è relativamente semplice e può essere eseguita in ambulatorio o in ospedale. Di solito il paziente viene posizionato in posizione supina, e un catetere viene inserito nell'uretra e guidato fino alla vescica. Una volta che il catetere è correttamente posizionato, il liquido o il farmaco viene lentamente instillato nella vescica attraverso il catetere. Dopo un periodo di tempo specifico (circa 60-90 minuti) si può procedere a eliminare il farmaco urinandolo.
Ruolo dell'instillazione endovescicale nel trattamento del tumore della vescica
Le instillazioni endovescicali sono utilizzate principalmente nel trattamento dei tumori superficiali della vescica, cioè quelli che non hanno invaso lo strato muscolare della parete vescicale. Questa procedura è utilizzata come parte di un approccio terapeutico combinato per i tumori e per ridurre il rischio che la malattia recidivi o progredisca.
Farmaci comunemente utilizzati nelle instillazioni endovescicali
- Chemioterapia: Agenti chemioterapici come la mitomicina C, la gemcitabina o l’epirubicina possono essere instillati nella vescica per distruggere le cellule tumorali e prevenire la recidiva. Normalmente vengono eseguiti dei cicli di induzione settimanale per 6-8 settimane poi seguiti da dei cicli di instillazioni mensili per 12 mesi.
- Immunoterapia: L'immunoterapia intravescicale con il Bacille di Calmette-Guerin (BGC) può essere utilizzata per stimolare il sistema immunitario del paziente a combattere il tumore della vescica. Anche in questo caso inizialmente si eseguono 6 instillazioni settimanali seguite da di cicli mensili o settimanali.
- Agenti analgesici o antinfiammatori: Alcuni pazienti possono beneficiare dalla somministrazione di agenti analgesici o antinfiammatori per alleviare i sintomi associati al tumore della vescica, come dolore o infiammazione.
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Conclusioni
L'instillazione endovescicale rappresenta un'importante opzione terapeutica nel trattamento del tumore della vescica non muscolo-infiltrante, offrendo un approccio mirato e localizzato alla somministrazione dei farmaci sul sito della malattia. Questa procedura è ben tollerata dalla maggior parte dei pazienti: i sintomi possono essere legati a un’irritazione vescicale soprattutto nei primi giorni dopo la procedura con un aumento della frequenza delle minzioni che in qualche caso possono essere dolorose o con bruciore. In ogni caso sono spesso prescritti dei farmaci antidolorifici per ridurre i sintomi correlati a tale procedura urologica.