Il trattamento intramucoso gastrico con tossina botulinica
La tossina botulinica rappresenta oggi un’opzione terapeutica per pazienti con problematiche gastroenterologiche. Ne parla il Prof. Samir Giuseppe Sukkar, specialista in Gastroenterologia, Dietologia ed Endoscopia Digestiva
Perché utilizzare la tossina botulinica in ambito gastroenterologico?
La tossina botulinica sierotipo A viene usata nella pratica clinica, perché ha un’alta affinità per le terminazioni nervose colinergiche, bloccandone l’attivazione.
Nella Medicina Estetica questa proprietà viene utilizzata per impedire la contrazione di muscoli mimici, mentre nell’apparato digerente il blocco delle terminazioni colinergiche induce, in funzione della sede, alla riduzione o all’abolizione transitoria della contrazione dei muscoli lisci e striati quindi della peristalsi.
Queste proprietà sono ampiamente note e utilizzate in trattamenti di patologie del tratto digerente quali:
Inoltre, sono state studiate anche nel trattamento dell’obesità.
Sebbene in tutti questi casi riportati sopra la tossina è indicata nell’apparato digerente, attualmente la tossina botulinica è usata per il trattamento dell’obesità in modo off-label (per off-label si intende l'impiego nella pratica clinica di farmaci somministrati al di fuori delle condizioni autorizzate dagli enti predisposti per patologia, popolazione o posologia).
È stato dimostrato che la tossina non migra oltre i 3 cm dal sito di iniezione e lungo i terminali nervosi.
Per il trattamento endoscopico bariatrico si esegue una Gastroscopia in sedazione cosciente, preferibilmente con una benzodiazepina ed un oppioide, e si iniettano 200 UI totali di tossina tipo A tramite 12 microiniezioni in antro-corpo e 8 nel fondo gastrico. Dopo le iniezioni, il paziente viene risvegliato e può lasciare la clinica dopo 2 o 3 ore di osservazione.
Una volta iniettata, la tossina rimane nello stomaco e induce in circa 12 ore alla riduzione del massimo volume di cibo assumibile per pasto e all’aumento del tempo di svuotamento gastrico, percepiti come precoce senso di sazietà dopo l’introduzione di piccole quantità di cibo.
La risposta fisiologica in termini di dispepsia percepita e calo di peso del paziente varia a seconda del regime dietetico seguito, delle condizioni generali, del tipo e dell’intensità delle attività fisiche svolte.
Quali sono le controindicazioni di questo trattamento?
Le possibili controindicazioni al trattamento sono da considerarsi la presenza di una patologia infiammatoria esofagea e/o gastrica in fase attiva.
Fattori quali perdita del senso di sazietà, aumento dell’appetito e/o aumento di peso indicano l’eliminazione della tossina dallo stomaco da parte del metabolismo del paziente e perdita di efficacia del trattamento.
Quali sono le complicanze del trattamento con tossina botulinica?
Le complicanze non sono frequenti e tra gli effetti rari si trovano:
- Eruzioni cutanee
- Dolore toracico temporaneo
- Bruciore di stomaco
- Febbre
- Dolori articolari
Invece, gli effetti rarissimi includono:
- Dolore addominale
- Diarrea
- Difficoltà a deglutire
- Secchezza della bocca
- Sonnolenza
- Reazioni allergiche al Botox
- Difficoltà di respirazione
- Gonfiore del viso e della gola
- Sensazione di vertigini
- Vomito
Non sono riportate neuropatie o morte in alcun caso di trattamento con tossina botulinica.
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