Incurvamenti penieni: congeniti o acquisiti?
Per incurvamenti penieni si intende una curvatura del pene sul proprio asse durante l’erezione. Questa patologia rende difficoltosa la penetrazione vaginale e determina non poche conseguenze. Ma concentriamoci in particolare sulle cause di questi incurvamenti che possono essere congeniti o acquisiti. Ce ne parla il Prof. Carlo Bettocchi, Urologo a Bari e a Foggia
Quali sono le cause degli incurvamenti penieni? Quando sono congeniti e quando acquisiti?
L’incurvamento penieno può insorgere in diverse fasi della vita a seguito di diverse cause.
Quando il problema è congenito, allora l’incurvamento è dovuto a uno sviluppo disarmonico dei tessuti del pene in età infantile. Nei primi anni di vita posizionamenti erronei o indumenti stretti possono aver influito. In tal caso la curvatura può manifestarsi ventralmente (verso l’addome) oppure lateralmente (di solito a sinistra).
Quando invece l’incurvamento penieno è acquisito, allora il fenomeno si manifesta tra i 50 e 60 anni e la causa è da ricercare, nella maggior parte dei casi, nella Malattia di La Peyronie. In questo caso siamo in presenza di placche fibrose disposte lungo l’asta peniena, a livello dei corpi cavernosi. Sarebbero proprio queste placche a provocare l’incurvamento durante l’erezione, a causa della loro natura cicatriziale e priva di elasticità.
I soggetti più colpiti dall’incurvamento penieno di origine congenita sono coloro che soffrono di aterosclerosi, diabete mellito, Malattia di Dupuytren, ipertensione arteriosa o pazienti che hanno avuto o che continuano ad avere macro o microtraumi penieni.
Cosa deve aspettarsi chi ha incurvamenti penieni?
I curvamenti penieni possono a lungo andare provocare dei disturbi correlati. Oltre a una penetrazione vaginale difficoltosa nel caso dell’incurvamento congenito, in caso di incurvamento acquisito potrebbe verificarsi il dolore al pene in fase di erezione, che può durare da 4 a 6 mesi, oltre alla presenza di un nodulo palpabile lungo l’asta.
Successivamente può comparire la disfunzione erettile, determinata sia dal danno presente nelle strutture neuro-vascolari peniene, sia dalle ripercussioni psicologiche che possono insorgere successivamente. In alcuni casi può risultare anche difficile urinare.
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A quali terapie ricorrere in caso di incurvamenti penieni?
Le terapie variano a seconda della portata del problema.
In caso di incurvamento congenito, l’unica terapia possibile è il trattamento chirurgico (corporoplastica). Attraverso questa operazione è possibile raddrizzare il pene.
Con l’incurvamento acquisito, invece, non è possibile ricorrere a terapie mediche efficaci. Si può però stabilizzare il decorso della malattia assumendo antiossidanti a base di vitamina E. Se però la situazione è tale da non riuscire a raggiungere un’erezione soddisfacente, allora anche in questo caso è possibile ricorrere al trattamento chirurgico.